
Guerra Ucraina: negoziati Kiev-Mosca in pausa, riprendono martedì. Le posizioni dei Paesi
Le trattative, giunte ormai al quarto round, riprenderanno domani 15 marzo. Gli ucraini chiedono cessate il fuoco e ritiro delle truppe russe. “Confronto difficile, ma trattativa va avanti”, dice il principale negoziatore di Kiev. Uno dei membri della delegazione russa ieri parlava di progressi significativi. Tra i principali temi affrontati c'è la futura "neutralità" dell'Ucraina

Kiev e Mosca continuano a trattare. Il quarto round di colloqui è iniziato nella mattinata di oggi, lunedì 14 marzo, e proseguirà domani dopo una "pausa tecnica" necessaria a svolgere "lavoro aggiuntivo nei sottogruppi di lavoro" e avere "chiarimenti delle singole definizioni". Lo ha spiegato su Twitter Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e negoziatore con Mosca
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I negoziati erano stati definiti "difficili" anche se alla vigilia di questo nuovo round entrambe le parti avevano parlato di "progressi". Da quanto emerso, Kiev chiede a Mosca il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe. Lo ha riferito Podolyak uno dei negoziatori e consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un video su Twitter
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Tra gli altri temi, si è parlato anche dell'ipotetica "neutralità" dell'Ucraina. Punto su cui si potrebbe registrare più facilmente una convergenza, viste le concessioni già fatte almeno a parole da Zelensky. Oggi il presidente ucraino ha detto: "I colloqui difficili continuano. Tutti stanno aspettando notizie. Questa sera riferiremo il risultato"

Secondo quanto si apprende, le delegazioni dell'Ucraina e della Russia restano essenzialmente ferme sulle loro specifiche posizioni. "La comunicazione continua ad essere difficile. La ragione del disaccordo è che ci sono sistemi politici troppo diversi”, aveva riferito Podolyak aggiungendo che la trattativa stava comunque andando avanti
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Il vice capo dell'ufficio del presidente Zelensky, Ihor Zhovkva, ha detto di ritenere che la posizione di Mosca sia più costruttiva di quanto non fosse in precedenza. "Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all'Ucraina di capitolare, ora sembrano avviare negoziati costruttivi", ha detto a Radio 4's Today, secondo quanto riporta la Bbc
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La delegazione ucraina starebbe lavorando anche per fissare un incontro tra il presidente Volodymyr Zelensky e il suo omologo russo Vladimir Putin. Il primo ha avanzato più volte questa richiesta, ma finora il Cremlino non l'ha accolta
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Alla vigilia dei negoziati Leonid Slutsky, un membro della delegazione russa, Leonid Slutsky, aveva detto che erano stati fatti "progressi significativi" e che si aspettava che questi potessero "trasformarsi in una posizione comune di entrambe le delegazioni e in un documento da firmare"
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Possibile che non si riesca, però, a trovare un accordo e che per il proseguimento dei negoziati si renda necessaria la presenza di un garante e mediatore internazionale. I candidati privilegiati a questo momento sono Israele e la Turchia (nella foto Lavrov al vertice di qualche giorno fa ad Antalya)

A differenza degli altri round, i colloqui di oggi tra le due delegazioni non si sono svolti in presenza ma in video conferenza

Intanto sono 10 i corridoi umanitari negoziati tra Kiev e Mosca che dovrebbero aprirsi oggi: 7 nella regione di Kiev e 3 in quella di Luhansk. Lo riferisce il Kyiv Independent. Mentre nessun corridoio è previsto per la città assediata di Mariupol. Le autorità ucraine stanno ancora tentando da giorni di far arrivare un convoglio umanitario nella città