Colpiti chiese e hotel nella capitale Colombo e in altre città del Paese dell’Asia meridionale. Almeno 450 feriti. Le esplosioni sarebbero state 6 simultanee, più 2 nelle ore dopo. Tra i morti anche turisti stranieri: almeno 35. Controlli della Farnesina. AGGIORNAMENTI
Pasqua di sangue in Sri Lanka: esplosioni hanno colpito chiese e hotel in diverse città del Paese dell’Asia meridionale (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LE FOTO). Il bilancio fornito dalla polizia, ancora provvisorio, parla di almeno 290 morti e 450 feriti. In tutto sarebbero 8 le esplosioni: 6 simultanee alle 8.45 (le 4.30 in Italia) - in tre hotel di lusso, frequentati anche da turisti, e in tre chiese durante le celebrazioni della Pasqua - e altre due nelle ore dopo. Tra le vittime ci sarebbero anche stranieri: almeno 35, tra cui cittadini americani, britannici, olandesi, cinesi e portoghesi (MORTA UNA FAMOSA CHEF). La Farnesina sta verificando se ci siano italiani coinvolti. Colpita anche la capitale Colombo. Il ministro della Difesa, Ruwan Wijewardene, ha detto che sette persone sospettate sono state arrestate e che si tratta di atti di "terrorismo" compiuti da estremisti religiosi. Ha aggiunto che tutti i responsabili degli attacchi "sono stati identificati" e verranno arrestati "il prima possibile". Il governo dello Sri Lanka ha messo temporaneamente al bando tutti i social network e ha deciso di imporre il coprifuoco dalle 18 locali (le 14:30 in Italia) alle 6 di lunedì mattina (tranne per chi ha voli prenotati e deve andare in aeroporto). Chiuse tutte le scuole del Paese lunedì e martedì. Per le esplosioni non sono ancora arrivate rivendicazioni. Emerge, però, un documento di dieci giorni fa in cui il capo della polizia dello Sri Lanka aveva messo in guardia contro possibili attentati kamikaze a "chiese di rilievo". Nel Paese dell'Asia meridionale la minoranza cristiana è circa il 7,5% della popolazione.
Otto esplosioni, colpiti chiese e hotel
Secondo le forze di sicurezza dello Sri Lanka, ci sono state sei esplosioni simultanee che hanno colpito tre chiese e tre hotel di lusso del Paese. Sarebbero posti frequentati anche da turisti stranieri. Un funzionario ha detto che le esplosioni hanno causato molteplici vittime tra i fedeli e gli ospiti degli alberghi. Ore dopo, sempre secondo fonti della polizia locale, ci sarebbe stata una settima esplosione a Dehiwala, un sobborgo alla periferia di Colombo, e un'ottava a Dematagoda, altro sobborgo della capitale. Il governo ha reso noto che in quest'ultimo scoppio sono morti tre poliziotti che stavano perquisendo un complesso di appartamenti alla ricerca degli autori delle stragi. Le forze di sicurezza, inoltre, sospettano che almeno due delle esplosioni in chiesa siano state causate da attentatori suicidi. Nelle esplosioni simultanee a Colombo sono stati colpiti tre hotel e una chiesa. Gli alberghi sarebbero il Cinnamon Grand Hotel, che si trova nei pressi della residenza del primo ministro, lo Shangri-La Hotel e il Kingsbury Hotel. Anche a Dehiwala sarebbe stato colpito un piccolo hotel, con almeno due vittime. Una delle chiese colpite, invece, è il santuario di Sant'Antonio a Kochchikade, periferia della capitale. Le altre due chiese si trovano una a Negombo, città a maggioranza cattolica a nord di Colombo, e l'altra nella città orientale di Batticaloa.
L'allerta del capo della polizia 10 giorni fa
Alcuni giornali internazionali, intanto, raccontano di un documento in cui, dieci giorni fa, il capo della polizia dello Sri Lanka aveva messo in guardia contro possibili attentati kamikaze a "chiese di rilievo" del Paese. Secondo il quotidiano indiano The Economic Times, l'allerta di Pujuth Jayasundara è stata diffusa a livello nazionale l'11 aprile scorso ed era basata su una segnalazione di un'agenzia di intelligence straniera: questa agenzia indicava che l'organizzazione Tamil Nadu Thowheed Jamath (NTJ) "pianifica di realizzare attacchi suicidi contro chiese di rilievo, così come contro l'Alta commissione indiana (la missione diplomatica indiana, ndr) a Colombo".
Convocato consiglio dei ministri d'emergenza
Il presidente dello Sri Lanka, Maithripala Sirisena, ha diffuso una dichiarazione in cui invita la popolazione alla calma e a collaborare con le autorità nelle indagini. Il premier Ranil Wickremesinghe ha convocato un consiglio dei ministri di emergenza e ha "condannato con forza" gli attacchi. Attacchi che, secondo il ministro delle Finanze Mangala Samaraweera, rappresentano un "tentativo ben coordinato di creare morti, caos e anarchia". Su Twitter, il ministro ha anche sottolineato che sono morte "molte persone innocenti".
Il ministro: "Ho visto arti amputati, per favore state in casa"
"Per favore restate in casa. Ci sono molte vittime, inclusi stranieri", ha scritto sempre su Twitter il ministro per le Riforme economiche Harsha de Silva, che ha visitato alcuni dei luoghi colpiti. "Scene orribili, ho visto arti amputati sparsi dappertutto, le squadre di emergenza sono state inviate in tutti i luoghi. Abbiamo portato molte vittime in ospedale, speriamo di aver salvato molte vite", ha aggiunto il ministro, che ha chiesto anche una riunione straordinaria del consiglio di sicurezza dell'Onu. Mentre sul coprifuoco, un testimone italiano in vacanza in Sri Lanka racconta: "Non possiamo uscire" e "le autorità vogliono avere la certezza di aver messo tutto il Paese in sicurezza".
Il cordoglio del Papa
Un pensiero allo Sri Lanka è arrivato dal Papa. "Ho appreso con tristezza e dolore la notizia dei gravi attentati", ha detto Bergoglio nel messaggio di Pasqua, "desidero manifestare la mia affettuosa vicinanza alla comunità cristiana, colpita mentre era raccolta in preghiera, e a tutte le vittime di così crudele violenza". Intervenuto anche l'arcivescovo di Colombo, cardinale Malcom Ranjith: i responsabili degli attentati "vanno puniti senza pietà". Il presule ha fatto appello al governo del Paese affinchè avvii una "indagine molto imparziale e severa". La chiesa dello Sri Lanka ha sospeso tutte le celebrazioni pasquali e ha diffuso un appello a donare sangue per i feriti.
Mattarella: "Vile gesto di insensata violenza"
Diversi leader mondiali hanno espresso cordoglio per gli attentati in Sri Lanka. "Nella domenica di Pasqua la notizia degli attentati in Sri Lanka contro chiese, fedeli e turisti mi coglie addolorato e sinceramente preoccupato da questa nuova deriva d'odio. Dal governo italiano un pensiero alle famiglie di queste vittime innocenti e ai feriti", ha scritto su Twitter il premier Giuseppe Conte. "In queste drammatiche ore, interprete dei sentimenti degli italiani, desidero far giungere a lei e all'amico popolo dello Sri Lanka le più sincere espressioni di cordoglio e di condanna di questo vile gesto di insensata violenza", è invece il messaggio del presidente Sergio Mattarella a Sirisena. Mentre la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha espresso "la più ferma condanna" per gli attentati. Condanna per l'accaduto anche da parte della Casa Bianca che ha descritto gli attacchi come "ignobili", mentre la diplomazia Usa ha confermato che ci sono diversi cittadini americani tra le vittime.