Scandalo Oxfam, Tutu si dimette da ambasciatore. Inchiesta interna
MondoL'arcivescovo emerito, considerato uno dei padri del movimento anti-apartheid in Sudafrica, si è detto "profondamente deluso" dagli scandali sessuali che hanno colpito l'organizzazione non governativa. L'ong intanto apre un'indagine interna
L'arcivescovo Desmond Tutu si è dimesso dalla carica di ambasciatore di Oxfam. A renderlo noto è stato lo stesso Tutu, premio Nobel per la Pace nel 1984, con un comunicato in cui si dichiara "profondamente deluso" dallo scandalo sessuale che nelle ultime settimane ha travolto l'organizzazione. Intanto l'ong ha annunciato l'istituzione di "una commissione indipendente" con "il potere di revisione delle pratiche adottate da Oxfam", potenziare personale e fondi deputati ai controlli, lavorare per migliorare "la cultura all'interno di Oxfam, garantendo che nessuno debba subire sessismo, discriminazione o abuso".
Indagine interna
Oxfam ha annunciato il primo passo volto a far luce sui casi di abusi con l'istituzione di una commissione che indagherà sulle accuse con l'obiettivo di "fare giustizia". La direttrice di Oxfam International, Winnie Byanyima, si è scusata: "Dal profondo del mio cuore, perdonateci, perdonate Oxfam", ha detto in un'intervista alla Bbc, assicurando che la Ong "costruirà un nuova cultura che non tolleri questi comportamenti". Byanyim ha poi invitato "chiunque sia stato vittima di abusi da parte di qualcuno della nostra organizzazione" a farsi avanti. Dopo le rivelazioni sugli operatori della ong coinvolti in abusi ad Haiti e in Ciad, sono venuti alla luce altri casi in Sud Sudan e altri episodi sono stati denunciati anche nella rete di negozi gestita dall'organizzazione in Gran Bretagna. La vice direttrice esecutiva, Penny Lawrence, si è dimessa, mentre ombre si allungano sul numero uno Mark Goldring, che sarebbe venuto a conoscenza delle accuse e le avrebbe ignorate.
L'abbandono di Tutu
Quella di Tutu, considerato una delle figure chiavi del movimento anti-apartheid in Sudafrica, è il secondo abbandono eccellente dopo le dimissioni dell'attrice britannica Minnie Driver. Nella sua dichiarazione il religioso ha spiegato la sua scelta parlando di "immoralità e possibile criminalità" all'interno di Oxfam. Le dimissioni dell'arcivescovo emerito sono arrivate nel mezzo di una nuova ondata di accuse contro Oxfam: giovedì 15 febbraio, infatti, l'ong ha ammesso di aver riassunto, in qualità di consulente per l'Etiopia, un operatore precedentemente licenziato perché coinvolto nello scandalo sessuale, una polemica che era scoppiata all'indomani del terremoto ad Haiti. Netta la posizione presa da Tutu nella sua dichiarazione di dimissioni. "L'arcivescovo emerito Desmond Tutu - si legge nella nota - ha sostenuto il buon lavoro di Oxfam International per molti anni, più recentemente come uno dei suoi ambasciatori globali. L'arcivescovo è profondamente deluso da accuse di immoralità e di possibili atti criminali che coinvolgono operatori umanitari legati alla ong". Il religioso si è detto anche "rattristato per l'impatto delle accuse sulle migliaia di brave persone che hanno sostenuto il lavoro retto di Oxfam".
L'ex direttore di Oxfam
L'abbandono di Tutu arriva nel momento in cui una delle figure al centro dello scandalo Oxfam, l'ex direttore per Haiti, Roland van Hauwermeiren, ha negato alcune delle accuse mosse contro di lui in una lettera aperta a un'emittente belga. Nella sua missiva di quattro pagine, l'ex dirigente ha sostenuto di non voler apparire come una vittima di sé stesso, ammettendo di temere che Oxfam, gli altri operatori umanitari e tutti coloro che hanno aiutato l'ong, avrebbero sofferto queste accuse "false ed esagerate" (ma non negate completamente). Nel documento van Hauwermeiren, 68 anni, ha inoltre attaccato, senza fare il nome, un ex dipendente di essere la fonte delle rivelazioni che hanno scosso la comunità umanitaria globale, spingendo la Gran Bretagna e l'Unione Europea a rivedere i finanziamenti per Oxfam. "Io non sono un santo. - ha scritto van Hauwermeiren - Sono un uomo di carne e sangue e ho commesso degli errori (non è facile ammetterlo) e mi vergogno profondamente".