Oxford ritira premio ad Aung San Suu Kyi per il silenzio sui Rohingya

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Nel 2012 Aung San Suu Kyi aveva ricevuto una laurea honoris causa dalla Oxford University (Getty Images)

La città britannica ha deciso di togliere la sua più alta onorificenza al premio Nobel per la Pace, proprio nel giorno del suo incontro con Papa Francesco. Il motivo è il mancato intervento sulle violenze subìte dalla minoranza musulmana in Myanmar

Proprio nel giorno in cui riceve la visita di Papa Francesco a Naypyidaw, Aung San Suu Kyi si è vista ritirare il Freedom of Oxford, la più alta onorificenza concessa dalla città britannica, che le aveva consegnato il premio nel 1997.

Decisione senza precedenti

"Quando ricevette il premio nel 1997, Aung San Suu Kyi incarnava i valori di tolleranza e internazionalismo di Oxford", si legge in un comunicato del consiglio comunale cittadino. "Abbiamo preso la decisione senza precedenti di ritirare la più alta onorificenza della città a causa della sua inazione di fronte all'oppressione della minoranza Rohingya", conclude la nota con la quale è stata annunciata la decisione, votata lunedì sera all'unanimità.

Il silenzio sui Rohingya

La consigliere di Stato e leader de facto dell'ex Birmania, oggi Myanmar, è nel mirino di parecchie critiche di recente. Viene infatti accusata di mancanza di attenzione verso le violenze nei confronti della minoranza musulmana, considerata una delle più perseguitate al mondo. Secondo l'Onu e gli Stati Uniti la comunità è vittima di una vera e propria operazione di "pulizia etnica" condotta dall'esercito birmano. I Rihingya, inoltre non rientrano nelle minoranze ufficialmente riconosciute dallo Stato birmano, che in moltissimi casi considera i singoli individui apolidi e non cittadini del proprio Paese.

L'oppressione militare e i problemi diplomatici

Circa 900mila Rohingya birmani sono ammassati nel più grande campo profughi del pianeta, nel sud del Bangladesh: due terzi di loro sono, circa 620 mila, sono fuggiti dai loro villaggi nello stato del Rakhine (Birmania occidentale), nelle settimane successive alla fine di agosto per sfuggire all'oppressione militare. Il tema è parecchio sensibile, tanto che a Papa Francesco è stato richiesto di non parlare della questione durante la sua visita nel Paese. Suu Kyi ha recentemente disertato l'assemblea Onu sulla crisi dei Rohingya ed è stata criticata da Amnesty dopo aver negato le violenze. Alla fine di settembre, la prestigiosa Università di Oxford, della quale è un ex studentessa, ha anche deciso di rimuovere dalle pareti un suo ritratto.  

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