New York, fermato secondo uomo. Killer si è ispirato online all’Isis

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Una foto dal luogo dell'attentato (Getty)

Sayfullo Saipov avrebbe preparato l'attacco secondo un copione descritto dai manuali online dello Stato Islamico. Ancora da chiarie il ruolo dell'altro uomo, anche lui di nazionalità uzbeka. Identificate le ultime due vittime: sono due giovani americani

Un attacco pianificato  per ''oltre un anno", compiuto in nome dell'Isis, seguendo il copione descritto dai manuali online dello Stato islamico e ''guardando oltre 90 video dell'Isis, incluso uno di Al Bagdadi''. È questo lo scenario della preparazione dell’attentato di New York del 31 ottobre, in cui sono morte otto persone travolte da un furgoncino. L'aggressore, Sayfullo Saipov, un 29enne di origini uzbeke, è accusato dalla polizia di New York e dall'Fbi di terrorismo. Intanto si è conclusa anche la caccia al secondo uomo: Mukhammadzoir Kadirov. Sarebbe di origine uzbeka, come il killer, ma è ancora da chiarire il suo collegamento con la vicenda. 

Kadirov potrebbe non avere alcun ruolo nell'attentato compiuto dal suo connazionale, come riferisce una fonte investigativa all'Ap. Gli agenti federali erano diventati sospettosi perché non riuscivano a trovare il giovane che risultava uno dei pochi amici di Saipov.

Identificate le ultime due vittime

Intanto sono state identificate anche le ultime due vittime. Sono Darren Drake, un 32enne del new Jersey e Nicholas Cleves, un 23enne di New York. New York: identificate ultime due vittime, sono americani Il primo era stato impiegato nel locale consiglio per l'educazione, il secondo, che si era laureato da poco, lavorava come ingegnere informatico. Delle altre vittime, una era una donna belga, mentre cinque erano amici argentini in viaggio per visitare la Grande Mela.

I video dell'Isis

Le accuse nei confronti di Saipov sono descritte in dieci pagine. Sui suoi dispositivi elettronici sarebbero state trovate migliaia di immagini dell'Isis e video su uccisioni di prigionieri da parte dei militanti, ma anche decapitazioni e istruzioni per bombe fatte in casa. Il killer avrebbe ammesso con gli investigatori di essersi ispirato a questi video dell'Isis per condurre l'attacco e di aver scelto di agire il giorno di Halloween per poter uccidere un maggior numero di persone (FOTO 1- 2)- (VIDEO 1- 2). Il suo obiettivo era quello di percorrere sul suo furgoncino diverse miglia, da Tribeca al ponte di Brooklyn. Saipov ha anche ammesso di aver noleggiato un furgoncino simile a quello usato per l'attacco, il 22 ottobre, per ''esercitarsi’’, e avrebbe chiesto di poter aver una bandiera dell'Isis nella sua camera di ospedale.

Il passato di Saipov

Le indagini in corso hanno anche mostrato che Saipov era arrivato negli Stati Uniti nel marzo del 2010 con una Green Card vinta alla lotteria annuale. "Si è radicalizzato qui", ha riferito il governatore di New York Andrew Cuomo, descrivendolo come un "lupo solitario". In passato, pare che l'uomo sia stato fermato solo per infrazioni stradali e non è mai stato oggetto di un'indagine dell'Fbi, pur essendo stato interrogato nel 2015 per aver avuto contatti con persone indagate per terrorismo. Secondo un conoscente Saipov "parlava poco l'inglese, male il russo e per nulla l'arabo, che non sapeva neppure leggere".
La polizia e l'Fbi hanno sentito la moglie, che abita in New Jersey, a Parteson, insieme ai figli, e perquisito la loro abitazione, trovando materiale legato all'Isis nel suo pc.

Nessun segno di pentimento

Il terrorista, fermato subito dopo l’attacco nella Grande Mela, è stato ricoverato in ospedale dove ha subito un intervento chirurgico, al termine del quale gli investigatori hanno iniziato a interrogarlo. Il killer, come hanno raccontato gli inquirenti, non ha mostrato alcun segno di pentimento e, anzi, sarebbe "orgoglioso" dell'attacco e avrebbe detto che "voleva continuare a uccidere" se non fosse finito con il furgoncino contro il pulmino della scuola vicina al luogo dell'attacco.

La diretta Facebook dalla casa dell'attentatore

Trump: terrorista merita la pena di morte

Sulla vicenda è tornato anche il presidente americano Donald Trump che ha voluto commentare gli ultimi sviluppi con un tweet: "Il terrorista di New York era felice quando ha chiesto di appendere la bandiera dell'Isis nella sua stanza di ospedale. Ha ucciso 8 persone e ne ha ferito gravemente 12. Dovrebbe essere condannato a morte!".

Massima allerta per la maratona di domenica

Intanto New York si prepara alla maratona di domenica. L’evento sarà blindato, con il numero dei poliziotti aumentato per l’occasione e con più cecchini schierati oltre che squadre armate pesantemente. Presenti anche camion pieni di sabbia e barriere per evitare attacchi con l'uso di veicoli, come successo il 31 ottobre sulla pista ciclabile lungo l'Hudson. Più che raddoppiati i team di monitoraggio, aumentati anche i posti di osservazione sui tetti. In azione anche le unità cinofile (K-9). La gara, alla quale è prevista la partecipazione di 51mila concorrenti e 2,5 milioni di spettatori, sarà poi seguita dall'alto con elicotteri.

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