Corea del Nord a Usa: “Missile per armi nucleari, non sottovalutateci”
MondoPyongyang esalta il successo della sua ultima operazione e lancia un monito agli Stati Uniti: non devono "trascurare o sottostimare la realtà", le loro basi nell'Asia-Pacifico "sono nel range di un attacco"
La Corea del Nord, tramite l'agenzia Kcna, ha rivendicato il successo del lancio del missile terra-terra a medio-lungo raggio testato ieri mattina (verso le 23.30 italiane di venerdì) e capace di montare "una testata nucleare grande e pesante" fin nel range di target sul territorio Usa. Pyongyang ha invitato Washington, alla quale aveva aperto pochi giorni prima, a non sottovalutare il suo potenziale, ma i militari di Seul, pur dovendo fare altri accertamenti, hanno espresso scetticismo ritenendo che il Nord debba ancora sviluppare la tecnologia per "il rientro atmosferico", elemento chiave per i missili intercontinentali.
Il missile
Secondo la tv di Stato Kctv, l’ordigno lanciato è un Hwasong-12 che ha raggiunto l'altitudine di 2.111,5 chilometri e la gittata di 787 chilometri, in un’operazione condotta sotto la supervisione del leader Kim Jong-un. Il test, ha riportato ancora la Kcna, "è un ulteriore avanzamento verso un obiettivo di cui essere fieri al mondo", visto che è 'made in Dprk' grazie al lavoro di scienziati e tecnici. Il vettore ha riconfermato "la affidabilità del motore nelle nuove circostanze di volo" e, secondo il leader nordcoreano "dimostra l'alto livello di difesa scientifica e tecnologica" del Paese. Appena il 12 febbraio, Pyongyang ha lanciato un Pukguksong-2, missile simile ma applicato alle tecnologie sottomarine, mentre il Rondong Sinmun, il quotidiano del Partito dei Lavoratori, ha pubblicato oggi le foto del Hwasong-12 che rimanda ai modelli fatti sfilare il 15 aprile a Pyongyang per festeggiare i 105 anni della nascita del "presidente eterno", Kim Il-sung, nonno dell'attuale leader.
Kim Jong-un: “Avanti con i test e lo sviluppo di testate nucleari”
E proprio il presidente, dopo il lancio, ha impartito l'ordine a scienziati e tecnici di "continuare a sviluppare più precise e diversificate" testate nucleari e i modi per il loro utilizzo e di "fare i preparativi per un maggior numero di test fino a quando gli Usa e i loro vassalli non faranno le giuste scelte con ragione". Gli Stati Uniti non dovrebbero "trascurare o sottostimare la realtà" che le loro basi nell'Asia-Pacifico "sono nel range di un attacco". Una delle prove è il fatto che, per garantire la sicurezza dei Paesi vicini, il lancio è avvenuto calcolando un angolo molto alto in modo da ridurre la distanza di volo, ma i militari giapponesi hanno ipotizzato ieri una gittata di circa 4.000 chilometri se il lancio fosse avvenuto seguendo una traiettoria normale.