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Elezioni Corea del Sud, Moon Jae-in verso la presidenza

Mondo
Moon Jae-in (Getty Images)

Sessantaquattro anni, avvocato per i diritti umani e figlio di rifugiati nord-coreani fuggiti durante la guerra di Corea del 1950-1953, è la nuova guida del Paese, chiamato alle urne dopo lo scandalo che ha travolto l'ex leader Park Geun-Hye

Dai primi exit poll diffusi dall’agenzia Yonhap, sarebbe Moon Jae-in, il candidato del partito democratico, il nuovo presidente della Corea del Sud. Moon Jae-in, rispettando le attese della vigilia, si attesta al 41,4% dei voti, secondo le stime dei tre principali network televisivi sudcoreani, Mbc, Kbs e Sbs. Al secondo posto, con il 23,3%, c’è Hong Joon-pyo, il candidato conservatore del Liberty Korea Party, la parte più corposa del partito Saenuri dell'ex presidente deposta Park Geun-Hye (LA SCHEDA). Il partito ha visto una scissione al suo interno e poi un cambio di nome. Al terzo posto, Ahn Cheol-soo, il leader centrista del People's Party, che si ferma al 21,8%.

Uomo di dialogo e trasparenza

Sessantaquattro anni, già avvocato per i diritti umani e figlio di rifugiati nord-coreani fuggiti durante la guerra di Corea del 1950-1953, Moon Jae-In rappresenta una svolta sulla scena politica di Seul, governata negli ultimi nove anni dallo schieramento conservatore. Moon ha già detto che vuole "aprire la porta a una nuova era, a nuovi politici e a una nuova nuova generazione" e ha puntato molto sulla lotta alla corruzione dopo gli scandali che hanno travolto Park Guen-Hye, la figlia dell'ex dittatore che a marzo ha subito l'impeachment ed è finita in carcere dopo mesi di proteste di piazza.

Confermati gli ultimi sondaggi

Gli ultimi sondaggi davano Hong e Ahn appaiati, ma molto distanziati da Moon. Hong, ex procuratore e governatore della provincia di South Gyeongsang, aveva compiuto una grande rimonta nelle battute finali della campagna elettorale riuscendo a raddoppiare i consensi. 

Affluenza da record oltre l'80%

L’affluenza, per queste elezioni, alle 17 ora locale, era del 70,1%. Le previsioni parlano di un dato finale di oltre l’80%. La soglia non veniva superata dal 1997. Una risposta, questa, del popolo coreano allo scandalo di corruzione e abuso di potere che ha travolto l’ex presidente Park.

 

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