Emergenza locuste in Bolivia, mille ettari colpiti

Mondo
Un esemplare di locusta (Archivio Getty Images)
GettyImages-489767259

Il presidente Evo Morales ha decretato lo stato di emergenza fitosanitaria e autorizza lo stanziamento di 760mila dollari per gli interventi di fumigazione

 

Un'emergenza legata a un'invasione locuste in Bolivia dove il presidente Evo Morales ha decretato lo stato di emergenza fitosanitaria in una zona di oltre mille ettari di terreno coltivato.


L'emergenza – Nel decreto firmato dal presidente si autorizza uno stanziamento straordinario da parte del ministero dell'Economia di 5.329.629 bolivianos (760mila dollari) a favore del ministero dello Sviluppo Rurale al fine di organizzare i mezzi necessari per affrontare la crisi. Si tratta di una cifra che verrà usata per immediati interventi di fumigazione volti a ridurre l'espandersi del fenomeno. Lo sciame è comparso all'inizio del mese di febbraio nei pressi della città di Santa Cruz de la Sierra, nell'est del paese, nota per essere la più grande produttrice nazionale di carne. Nel giro di pochi giorni il nugolo d'insetti si è spostato nelle campagne vicine sterminando i pascoli e i campi di mais e sorgo. Il direttore del Servizio Nazionale di Salute Agricola (Senasag), Mauricio Ordonez, ha reso noto che la minaccia potrebbe propagarsi in aree ancora più lontane dalle zone attualmente colpite: secondo l'Afp si parla di un perimetro di circa 700mila ettari comprendenti i centri urbani di Cabezas, parte di Pailón, La Guardia ed El Torno. “Creeremo un anello di 500 metri intorno alla zona colpita e procederemo con la fumigazione dell'interno, lavorando fianco a fianco con le autorità locali”, ha dichiarato Ordonez.

 

Il principio – L'arrivo delle locuste nella zona di Santa Cruz risale ai primi giorni di febbraio, con gli insetti che secondo il comitato incaricato di indagare sull'invasione provengono dal nord dell'Argentina. Secondo quanto reso noto dalle autorità nazionali, i piccoli produttori della zona, i più colpiti dallo sciame, si sono rivolti alla commissione tecnica del Senasag indicando in modo specifico questo metodo come unica soluzione possibile al problema. I medi e grandi produttori, che sono riusciti a limitare i danni, hanno invece proceduto autonomamente a disporre gli interventi di disinfestazione. L'altra parte del programma di emergenza ha cercato di circoscrivere la minaccia per evitare che venissero colpiti anche i distretti intorno a quello di Santa Cruz. Secondo quanto dichiarato dal ministro della Difesa Reymi Ferreira al termine di un incontro con Evo Morales, alle operazioni di fumigazione parteciperanno anche aerei dell'Aeronautica militare boliviana. Intanto il presidente Morales ha annunciato la sua visita a Santa Cruz per venerdì 10 febbraio.

Mondo: I più letti