Guerra Ucraina, McGuinness: sanzioni Russia, nessuna ipotesi esclusa

Economia

Simone Spina

Intervista alla commissaria europea ai Servizi Finanziari. Anche il gas di Mosca nel mirino per possibili sanzioni, che avranno ripercussioni anche sull'economia continentale. Sul tavolo lo sviluppo dell'Euro Digitale e la lotta al riciclaggio di denaro. La guerra non ferma il contrasto ai cambiamenti climatici

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“Se necessario, l’Europa è pronta a fare di più per sanzionare la Russia”. Mairead McGuinness è la commissaria Ue per i Servizi Finanziari e spiega che a Bruxelles non si esclude alcuna ipotesi contro Mosca, responsabile della guerra in Ucraina, da lei definita “un’orribile invasione”. Irlandese, 62 anni, ricopre incarichi nelle istituzioni continentali da oltre due decenni e dal 2020 guida il braccio dell’Esecutivo che si occupa di stabilità finanziaria e dell’unione dei capitali. “Il sostegno a Kiev sarà doloroso per l’Ue”, ammette negli uffici comunitari di Roma.

Il gas nel mirino

Pensa che l’Unione inasprirà le sanzioni contro la Russia. E’ ipotizzabile un embargo per Gazprombank, la banca di Mosca attraverso la quale si effettuano gli acquisti per le importazioni di gas?

Credo che per quanto riguarda le sanzioni abbiamo già proposto quattro diversi pacchetti, abbiamo cominciato da subito e poi abbiamo accresciuto l’intensità delle sanzioni. Per quanto riguarda l’importazione del gas e i pagamenti alla Russia tutte le possibilità sono aperte, dipende dalla prossima fase di quest’orribile invasione illegale. Ma è chiaro che siamo preoccupati perché facciamo troppo affidamento sulla Russia per l’approvvigionamento del gas e quindi stiamo lavorando per diversificare, intensificare l’energia rinnovabile e gli stoccaggi. Non vogliamo danneggiare le nostre società e i nostri cittadini, però ricordiamo che gli ucraini stanno difendendo la loro terra. Stiamo guardando a tutte le possibilità, tutto è ipotizzabile, però dobbiamo essere consapevoli della direzione che vogliamo prendere. Vogliamo colpire la Russia, la loro economia e lo stiamo facendo. Ma non vogliamo danni collaterali che inciderebbero sull’economia europea senza incidere su quella russa. La cosa più importante è che tutto è possibile, tutto è sul tavolo. Le orribili distruzioni ci richiedono forza e attenzione.

"Anche i nostri cittadini dovranno soffrire un po'"

E’ preoccupata per le conseguenze che le sanzioni contro la Russia avranno in Europa, pensiamo alle banche, alle imprese e alle famiglie alle prese con i rincari dell’energia?

L’obiettivo delle sanzioni è quello di colpire la Russia. Naturalmente ci sono degli effetti, sento in Italia le aziende parlare delle conseguenze su di loro, però sento anche una forte determinazione dell’industria italiana nell'aderire alle sanzioni. Anche i nostri cittadini dovranno soffrire un po’, ma l’attacco all’Ucraina è un attacco a tutti noi. Dobbiamo stare a stretto contatto con l’industria, noi vogliamo che le nostre linee guida siano chiare, ma il mio compito è che le sanzioni siano implementate in modo pieno e vedo che tutti gli Stati membri hanno una volontà politica molto determinata in questo senso. Capiamo che ci sono delle difficoltà, però è chiaro che la nostra intenzione è quella di colpire l’economia russa.

L'Euro Digitale è sul tavolo

La guerra in Ucraina può essere un’opportunità per le valute digitali? In che modo potrebbero ridurre il costo dei pagamenti e ostacolare il riciclaggio di denaro? 

Il processo di digitalizzazione è in corso e già c’è un progetto sul tavolo per la lotta al riciclaggio. E’ importante creare un’autorità europea che possa seguire queste evoluzioni. L’Euro Digitale è un argomento spesso affrontato nei colloqui tra Bce e Commissione Europea, però ci sono problemi seri come quello della privacy e di essere certi che il sistema funzioni in maniera armoniosa.  Tutto il sistema finanziario è in piena evoluzione. Sempre più persone usano le nuove tecnologie per le transazioni e cresce la pressione di alcune dei Big Tech di avere le loro valute digitali. Quindi dobbiamo pensare a questo Euro digitale, capire a cosa può servire e cosa ne pensano i cittadini. Poi altro discorso riguarda le criptovalute: le generazioni più giovani si trovano a loro agio nell’investire in questo settore ma ci sono dei rischi. Abbiamo progetti di legge per la cybersicurezza e le criptovalute. Il nostro sistema finanziario, prevedo, cambierà in maniera impressionante. 

Clima, l'Europa accelera

La guerra in Ucraina sta avendo ripercussioni anche sulla lotta ai cambiamenti climatici. Gli obiettivi europei per la riduzione dell’uso di combustibili fossili si allontanano?

In Europa dobbiamo assolutamente affrontare il cambiamento climatico. Questa orribile guerra non ci fa cambiare l’obiettivo, anzi dobbiamo agire ancora più rapidamente. Abbiamo bisogno di investire in maniera urgentissima nelle rinnovabili dobbiamo fare di più per dimenticare i combustibili fossili. Alcuni dicono: è il momento di tirarsi indietro dal Green Deal. No, assolutamente. Bisogna essere molto pragmatici, molto strategici e agire con urgenza, in un piano di transizione in cui il gas, altre energie, anche il nucleare, potrebbero essere usate. Dobbiamo concentrarsi sul solare, eolico, se investiamo sul gas dobbiamo fare in modo che le centrali possano essere usate successivamente anche per l’idroelettrico. Nessuno, penso, tra gli Stati membri possa dire che dobbiamo ignorare gli obiettivi climatici a causa della guerra. Dobbiamo rafforzare le rinnovabili e la rete comune per rifornirci e aiutarci l’uno con l’altro.

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