Lodi, carabiniere ucciso a colpi di pistola per strada

Cronaca

Il militare, 48 anni, sarebbe stato colpito al torace in una via del centro storico della città mentre era in servizio. Tra le ipotesi quella della rapina finita male. L'assassino è ancora in fuga

Un carabiniere di 48 anni, Giovanni Sali, è stato ucciso nel pomeriggio di sabato 3 novembre con due colpi di pistola al torace, a Lodi (FOTO). Il militare colpito per strada, in via Indipendenza, era il carabiniere di quartiere che ogni giorno presidiava il centro storico della città. Ad avvisare le forze dell'ordine è stato un testimone che ha riferito di aver sentito tre colpi di arma da fuoco. La dinamica dei fatti non è ancora stata ricostruita. Ma non si esclude tuttavia un tentativo di rapina sventato e finito nel sangue.
Sul posto è stata ritrovata la pistola di ordinanza di Giovanni Sali e non si esclude che i colpi che lo hanno ucciso siano stati sparati proprio con la sua arma.
In città sono stati istituiti diversi posti di blocco ed è scattata la caccia all’uomo.

Giovanni Sali era molto conosciuto e stimato nella zona dove operava da anni. Lascia due figlie, di 21 e 15 anni. L'omicidio è avvenuto in una strada vicino alla Chiesa della Maddalena a Lodi dove era in corso la messa. Secondo le prime testimonianze i fedeli hanno sentito i tre spari scambiandoli per lo scoppio di petardi. Gli spari sono stati uditi anche da alcune persone che si trovavano in un bar e che, poco prima, avevano visto il carabiniere passare davanti.

In occasione della festa per il 194esimo anniversario dell'Arma, fu premiato perché aveva arrestato due romeni che avevano smantellato uno sportello bancomat nella città lombarda per clonare carte di credito. In passato aveva anche prestato servizio nella scorta del consigliere regionale Giulio Cavalli, il quale su Twitter si è detto “colpito e addolorato”.
"Orribile e inaccettabile. Solidarietà ai familiari e a ai commilitoni. Occorre la massima vigilanza politica", è stato invece il commento affidato sempre a Twitter del presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, mentre il presidente della Commissione Difesa di Palazzo Madama, Valerio Carrara, ha manifestato la vicinanza e l'affetto alla famiglia di Sali e all'Arma dei Carabinieri. Attestati di solidarietà sono arrivati anche da diversi esponenti politici fra i quali i presidenti della Provincia di Lodi, Pietro Foroni, e della Provincia di Milano, Guido Podestà.

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