Fino all’1 Maggio Villa Reale di Monza ospita “Conoscere e amare l’Italia”, remake dell'esposizione del 1967 curata dall’architetto ispiratore del Fondo Ambiente Italiano. Un punto di vista inedito sui cambiamenti del territorio e un concorso fotografico
Prosegue fino al 1 maggio presso Villa Reale a Monza la mostra fotografica itinerante “Conoscere e amare l’Italia: le trasformazioni del Paese attraverso le fotografie di Renato Bazzoni, padre del FAI” promossa dal Fondo Ambiente Italiano e da Nuova Villa Reale Monza in collaborazione con gli Amici del FAI e della Delegazione FAI Monza -
Credit: Autostrada Palermo - Catania, 1972 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
La mostra testimonia l’impegno civile dell’architetto milanese padre ispiratore del FAI in favore dell'arte e della natura italiane, raccontando le trasformazioni che hanno attraversato il Belpaese tra gli anni Cinquanta e Ottanta -
Credit: MONZA - centro storico Maggio 1977 014 Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
L’architetto-fotografo Renato Bazzoni ha immortalato i passaggi più significativi della storia recente italiana: la cementificazione selvaggia, l’avvento del turismo di massa, il cambiamento del rapporto fra uomo e ambiente -
Credit: Monza e Brianza, Cascina Ostizza - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
La mostra è stata inaugurata il 7 aprile a Villa Reale di Monza, ma la data non è casuale: il 7 aprile del 1967 inaugurava a Milano la celebre mostra a cura di Touring Club Italiano e Italia Nostra “Italia da salvare”, a cui si ispira l’esposizione -
Credit: Trapani, San Vito Lo Capo 1970 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano (2)
Per raccontare l’Italia da salvare, Renato Bazzoni ha viaggiato per tre anni attraverso il paese e si è fatto aiutare da sette collaboratori -
Credit: S.Vito lo Capo, Cala mpisu © Renato Bazzoni, 1970
Il risultato? “Un inventario degli sfregi, degli stupri…degli oltraggi, perpetrati ai danni del nostro patrimonio artistico e naturale (…) Un bellissimo Giro d’Italia della vergogna”, come lo ha definito alle origini il giornalista Indro Montanelli -
Credit: Puglia, Gargano - Foto Renato Bazzoni, 1971 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
La mostra è divisa in sei sezioni e comprende circa 300 scatti, parte di un corpus di quasi 30.000 foto, donato al FAI dalla signora Carla Bazzoni, moglie di Renato, scomparso nel 1996 -
Credit: Vimercate, capanna doppia in paglia 1972 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Gli scatti di Bazzoni ci invitano a scoprire l’evoluzione del Belpaese da terra agricola a paese industriale e postindustriale, dalle fattorie fortificate medievali agli scatti aerei che testimoniano gli scempi edilizi nel periodo del boom economico, passando per la fragile laguna di Venezia fino alla Brianza -
Credit: Venezia, Campo S. Marcuola, 1970 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Nell’ambito della mostra Villa Reale di Monza ospita due incontri. Giovedì 20 aprile alle 18,30 “Il paesaggio fragile: dialogo con Antonella Tarpino”, a testimonianza delle trasformazioni del nostro paesaggio, e giovedì 27 “Fotografare il paesaggio: dialogo con Gianni Berengo Gardin e Vittorio Pigazzini”, che offre un confronto con il noto reporter e con l’appassionato fotografo di natura, compagno di viaggio di Bazzoni -
Credit: Venezia, case popolari in rovina, 1970 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
“Il nostro Paese reca importantissime stratificazioni di antiche civiltà. Noi non possiamo ignorarlo, non possiamo distruggere queste vestigia. Anzi, dobbiamo farle nostre, in modo che non vengano conservati dei cimiteri, ma delle sedi umane perfettamente vitali”, Renato Bazzoni -
Credit: Venezia, piazzale Roma, 1970 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Abbinato alla mostra c’è il concorso fotografico “#FAIUNOSCATTO, Trasformazioni, identità e paesaggi della Brianza”, che coinvolge professionisti e fotografi amatoriali. L’obiettivo è stimolare una riflessione personale dei partecipanti sul territorio lombardo -
Credit: MONZA - centro storico Maggio 1977 010 Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano
Lo scopo del concorso #FAIUNOSCATTO è permettere al pubblico di raccogliere l’eredità di Bazzoni rendendo attuale la sua visione del Paese -
Credit: Monza, centro storico, maggio 1977 - Fondo Renato Bazzoni © FAI - Fondo Ambiente Italiano 3
La responsabilità dei cambiamenti ambientali è di tutti noi. Da qui parte l’iniziativa del FAI che attraverso il concorso fotografico intende raccogliere una serie di riflessioni visive su identità, trasformazioni e paesaggi della Brianza -
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