Nato nel capoluogo piemontese il 6 maggio 1938, nel 1963 è diventato responsabile della casa editrice Einaudi
Si è spento a 85 anni Ernesto Ferrero, editore, scrittore, critico letterario e direttore dal 1998 al 2016 del Salone del Libro di Torino.
Nato nel capoluogo piemontese il 6 maggio 1938, nel 1963 è diventato responsabile della casa editrice Einaudi, di cui è stato direttore editoriale dal 1984 al 1989. Ha vinto nel 2000 il Premio Strega con N, che ricostruisce l'esilio di Napoleone all'Elba. Il suo ultimo libro, Italo, uscito da pochi giorni è dedicato a Calvino.
La carriera
Come critico letterario si è occupato non solo di Calvino, ma anche di Emilio Gadda e Primo Levi. Come traduttore ha fatto conoscere agli italiani le opere di Céline, Flaubert e Perec. È stato anche segretario generale di Bollati Boringhieri, direttore editoriale di Garzanti, direttore letterario di Arnoldo Mondadori Editore. Ha scritto libri di narrativa, saggi, memorie, libri per bambini.
È stato inoltre presidente onorario del Centro internazionale di studi Primo Levi di Torino e presidente delle giurie di diversi premi letterari, faceva parte del comitato direttivo del Premio Strega. Nel 2012 il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano gli ha conferito l'onorificenza di commendatore all'Ordine del merito della Repubblica Italiana.
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Lo Russo: "Ha reso grande il Salone del Libro"
"Un intellettuale che ha dedicato la sua vita ai libri, acuto osservatore del mondo, uomo di cultura profonda che ha contribuito a rendere grande e internazionale il Salone del Libro di Torino". Così, su X, il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, esprime il suo cordoglio per la morte di Ernesto Ferrero. "Condoglianze alla famiglia e ai suoi cari", aggiunge il primo cittadino.