Novara, acqua rubata dall'idrante di sicurezza: indagine su 4 aziende

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Le operazioni avvenivano principalmente nelle prime ore dell'alba. Gli investigatori del Nipaaf hanno stimato in almeno 86.400 i litri di acqua oggetto dell'ipotesi di furto con solo riferimento agli episodi accertati

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Rubavano l'acqua da un idrante per le emergenze. Lo hanno scoperto i carabinieri forestali nell'ambito dell'attività repressiva interregionale contro gli sprechi idrici. I militari di Novara e Torino hanno dato esecuzione al decreto di perquisizione e sequestro, emesso dalla procura della Repubblica di Novara, per reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso nei confronti di più ditte operanti nel settore della gestione dei rifiuti liquidi.

Le perquisizioni

In particolare le perquisizioni hanno riguardato otto sedi operative a Torino, Novara, Vercelli e Monza Brianza, riferite a quattro aziende. Al centro delle indagini, condotte dal Nipaaf (Nucleo investigativo polizia ambientale agroalimentare e forestale) un idrante per le pubbliche emergenze situato nella zona industriale di San Pietro Mosezzo (Novara) a pochi chilometri da Novara, utilizzato abusivamente per riempire automezzi cisterna. Le indagini, effettuate anche con l'ausilio di videoriprese da remoto, hanno permesso di documentare 16 episodi in cui autocisterne appartenenti alle ditte coinvolte, per mezzo di una apposita chiave di manovra, attivavano l'erogazione dell'idrante dopo averlo collegato alla cisterna tramite una "manichetta". Le operazioni avvenivano principalmente nelle prime ore dell'alba. Gli investigatori del Nipaaf hanno stimato in almeno 86.400 i litri di acqua oggetto dell'ipotesi di furto con solo riferimento agli episodi accertati non escludendo che altri ne siano avvenuti in passato. 

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