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Crollo gru a Torino: al via sopralluogo per lo sgombero dell'area

Piemonte

Si svolgeranno domani mattina nel Duomo di Torino, alle 11, i funerali di Filippo Falotico, il più giovane delle tre vittime. Saranno celebrati dall'arcivescovo monsignor Cesare Nosiglia

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Sono cominciate a Torino le operazioni che porteranno allo sgombero del tratto di via Genova interessato dal crollo della gru in cui sabato scorso hanno perso la vita tre operai di 20, 52 e 54 anni (LA TRAGEDIA - IL SEQUESTRO).

L'intervento è gestito dai Vigili del Fuoco, che stanno preparando il piano di lavoro per la rimozione di macchinari e macerie. L'operazione, però, secondo quanto è filtrato, è assai complessa e potrebbe comportare tempi più lunghi di quanto previsto inizialmente. Presenti questa il procuratore aggiunto Vincenzo Pacileo e il sostituto procuratore Giorgio Nicola, i magistrati che coordinano l'inchiesta giudiziaria, insieme ai consulenti tecnici delle aziende interessate e anche dei familiari delle due vittime residenti in Lombardia, che si sono rivolti a un legale. La prima fase sarà dedicata soltanto a misurazioni e rilevamenti indispensabili per le indagini, ancora a carico di ignoti, sulle cause e le eventuali responsabilità. In seguito si procederà alla rimozione.

Le parole di Agatino Carrolo, comandante dei Vigili del Fuoco

"Cercheremo di operare al meglio e in fretta - ha detto Agatino Carrolo, il comandante dei Vigili del Fuoco - per ripristinare la viabilità, ma sempre nel pieno rispetto delle garanzie previste dal Codice di Procedura Penale perché c'è un'inchiesta in corso". Quanto alle ipotesi sulle possibili spiegazioni del crollo della gru, ha affermato che "nulla viene trascurato".

Notati cedimento sull'asfalto

Durante il sopralluogo è stato notato un cedimento nell’asfalto. Non si ha però la conferma che questa sia la causa dell'incidente. La leggera flessione è stata notata in corrispondenza di uno dei 'piedi' di appoggio dell'autogru: per gli esperti, comunque, non si può tracciare un collegamento diretto, anche perché è probabile che si sia verificata durante la caduta della struttura. Altre deformazioni dell'asfalto ("buchi da caduta") risultano visibili nei punti in cui si sono abbattuti grandi blocchi di cemento o altro materiale. La gru risultava perfettamente in asse. Prima del crollo la torre era montata in tutta la sua altezza, così come la parte chiamata in gergo "controfreccia". Era in corso l'assemblaggio del braccio più lungo, e, durante questa operazione, il 'braccio' snodato dell'autogru e la struttura reticolare della gru erano agganciate. Sempre a un primo esame sommario, i due mezzi erano in piena efficienza.

Domani in Duomo funerali dell'operaio più giovane 

Intanto si svolgeranno domani mattina nel Duomo di Torino, alle 11, i funerali di Filippo Falotico, il più giovane delle tre vittime. Saranno celebrati dall'arcivescovo, monsignor Cesare Nosiglia. Lo rende noto la città di Torino che, come previsto da ordinanza del sindaco Stefano Lo Russo, ha proclamato il lutto cittadino con bandiere a mezz'asta negli uffici comunali "in memoria delle tre vittime e in segno di commossa partecipazione della comunità torinese". La salma del ventenne sarà poi tumulata nella tomba di famiglia a Laurenzana, in provincia di Potenza.

Sempre domani si svolgeranno i funerali delle altre due vittime, Roberto Peretto e Marco Pozzetti, che così come disposto dalle famiglie, saranno trasferite nei Comuni dove vivevano, in Lombardia. A Cassano D'Adda (Milano) si terranno le esequie di Roberto Peretto, che verrà poi cremato a Bergamo, a Carugate (Milano) quelle di Marco Pozzetti.

Consulente ditta, 90% incidenti errore umano 

"Tutti gli infortuni hanno un 90% di errore umano e un 10% di attribuibile a macchinari e quant'altro. Lo dicono l'esperienza e le statistiche. Non credo che questo caso sia diverso". E' quanto ha affermato Alberto Giulietta, consulente tecnico di una delle aziende che stanno partecipando come osservatrici al sopralluogo nel tratto di via Genova a Torino in cui sabato scorso il crollo di una gru è costato la vita a tre operai. "Ipotesi non ne faccio - ha precisato -. Dobbiamo verificare e ragionare con calma tutti insieme per capire a chi attribuire le responsabilità. Ma che qualcosa non abbia funzionato è evidente". "Le vittime - ha continuato - erano imbracate correttamente e stavano lavorando in piena sicurezza così come doveva essere. A venire giù è stata la struttura. Ed è una cosa diversa. Si tratta ora di capire perché". 

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Informativa alla Camera, Orlando ricorda le vittime

Intanto si è svolta nell'Aula della Camera l'informativa urgente del ministro del Lavoro Andrea Orlando sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. In Aula un centinaio di deputati. Orlando ha espresso "anche a nome del Governo, il cordoglio per la morte di Roberto Peretto, di Marco Pozzetti e di Filippo Falotico, appena ventenne, che hanno perso la vita sabato scorso a Torino, a causa del crollo di una gru, mentre stavano lavorando". Un "ennesimo tragico infortunio sul lavoro, ancora morti, e non aggiungo aggettivi perché gli aggettivi li abbiamo consumati in questi anni e le parole rischiano di suonare vuote e logore", ha affermato il ministro. "E' un cordoglio che estendo alle loro famiglie e a tutti i familiari che in queste settimane e in questi mesi purtroppo hanno perso persone care mentre svolgevano il proprio lavoro".