Covid in Piemonte, ordinanza Cirio: Re diventa zona rossa

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I contagiati finora sono 26. Il presidente della Regione Piemonte firmerà nelle prossime ore l'ordinanza che entrerà in vigore domani sera e che sospende anche l'attività didattica nelle scuole della Val Vigezzo

Il Comune di Re, circa 750 abitanti nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, diventa zona rossa in seguito a un focolaio scoppiato: sono 37 finora i contagiati. Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, firmerà nelle prossime ore l'ordinanza che sospende anche l'attività didattica nelle scuole della Val Vigezzo. L'ordinanza entrerà in vigore domani sera alle 18 e sarà valida fino a venerdì 26 febbraio. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - I DATI IN PIEMONTE)

Sindaco Re: "Numeri contagi cresceranno ancora"

Era stato lo stesso sindaco di Re, Massimo Patritti, ad anticipare in pratica il lockdown, con una comunicazione alla cittadinanza firmata domenica 14 febbraio. "La diffusione del virus - aveva scritto - sta generando preoccupazione in tutti noi (...) sono ore cruciali per la diffusione". Il sindaco aveva invitato tutta la popolazione a "limitarsi agli spostamenti strettamente indispensabili", a "evitare contatti tra i bambini", e "ogni contatto ravvicinato con tutte le persone". L'allarme dopo 5 giorni è tutt'altro che rientrato "Negli ultimi due giorni - dice questa sera Patritti all'ANSA - abbiamo avuto meno segnalazioni, ma i numeri probabilmente cresceranno ancora perché si attendono gli esiti di alcuni tamponi fatti giorni fa" "Il senso di responsabilità da parte della nostra gente non manca", aggiunge, "evitiamo i contatti e manteniamo il distanziamento in modo da superare presto questa fase delicata". Il piccolo centro della Valle Vigezzo, al confine col Canton svizzero del Ticino, aveva già chiuso per 15 giorni le scuole a causa di un bimbo positivo.

Cirio: “Decisione necessaria per l'improvviso incremento di casi”

"Una decisione che si è resa necessaria dato l'improvviso incremento di casi registrato nell'ultima settimana a Re – ha spiegato Cirio - In questo piccolo comune su circa 750 abitanti sono emersi 37 soggetti positivi negli ultimi 7 giorni. Non sappiamo ancora se questi casi siano dovuti a una variante, ma è comunque un'incidenza molto elevata e abbiamo ritenuto necessario intervenire per tutelare la salute delle persone che popolano la vallata".

La situazione nel Verbano-Cusio-Ossola

Il Verbano-Cusio-Ossola, come spiegato già ieri dall'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Luigi Genesio Icardi, sarebbe la provincia più a rischio nella diffusione del virus mutato in forme maggiormente contagiose. Gli oltre 5mila frontalieri che tutti i giorni fanno la spola dall'Ossola e dal Verbano verso i cantoni Ticino e Vallese, così come il pendolarismo verso Milano, sono elementi che fanno alzare l'asticella di guardia. Sotto stretta osservazione, in particolare, è il focolaio scoppiato a Re.

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