Migranti, protesta al Cpr di Torino: un fermo

Piemonte
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L’uomo è stato fermato dalla polizia per minacce, lesioni e istigazione a delinquere. È accusato di aver fomentato i disordini con la scusa che il cibo del pranzo fosse di scarsa qualità. Si è trattato del secondo tentativo di rivolta dopo quello di due notti fa

Un cittadino tunisino è stato fermato ieri dalla polizia per minacce, lesioni e istigazione a delinquere in relazione ai tentativi di tensione che si sono verificati al Centro di Permanenza per il Rimpatrio (Cpr) di Torino, struttura corso Brunelleschi che ospita 35 stranieri in attesa di rimpatrio. È accusato di avere fomentato, con la scusa che il cibo del pranzo era di scarsa qualità, i disordini.

La protesta

I migranti ospiti della struttura di corso Brunelleschi hanno protestato per il cibo del pranzo, giudicato di pessima qualità, lanciando i vassoi delle pietanze per terra, contro i muri e addosso al personale in servizio all'interno del Centro. In contemporanea, fuori dalla struttura, si sono radunati una trentina di anarchici, che hanno manifestato in solidarietà agli stranieri. Per riportare l'ordine sono intervenuti gli uomini dei reparti mobili della polizia.
Si è trattato del secondo tentativo di rivolta dopo quello di due notti fa, quando i migranti hanno cercato di dare alle fiamme una delle unità abitative. I poliziotti presenti, notato il fumo, sono intervenuti insieme ai vigili del fuoco, che hanno limitato i danni a un solo modulo.

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