Maltempo nel Torinese, soccorsi i due escursionisti bloccati dalla neve a 2200 metri

Piemonte
Foto di archivio (ANSA)

Sono stati salvati al bivacco Rattazzo, nel territorio di Sauze di Cesana. Sono stati dotati di racchette da neve e riaccompagnati a valle illesi, anche se stanchi e infreddoliti

Sono stati salvati i due escursionisti bloccati dalla neve da ieri al bivacco Rattazzo a 2.200 metri di altitudine, nel territorio di Sauze di Cesana in provincia di Torino. Raggiunti dai soccorritori con sci e pelli di foca, sono stati dotati di racchette da neve e riaccompagnati a valle illesi, anche se stanchi e infreddoliti (LIVE BLOG).

Le operazioni di soccorso

Le operazioni di soccorso dei due erano ricominciate stamattina con una prima perlustrazione, da parte della squadra del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, lungo la carrozzabile che conduce alla frazione Bessè Haut, isolata per l'elevato pericolo di valanghe. Nel corso della mattina, vista l'impossibilità di procedere con l'elicottero a causa della scarsa visibilità, è stata costituita una squadra mista di tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese, del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco che sono partiti dall'abitato di Sestriere in motoslitta. Dopo aver raggiunto la frazione di Bessè Haut, ancora isolata per le abbondanti nevicate, i soccorritori hanno valutato il terreno ritenendolo sufficientemente sicuro, nonostante il grado di pericolo valanghe 4 su una scala di 5, per proseguire con gli sci e le pelli di foca fino al bivacco.

"Siamo stati degli sprovveduti"

"Che figuraccia. Abbiamo sbagliato e siamo stati degli sprovveduti. Non abbiamo controllato il bollettino meteo e ci siamo fidati di ciò che hanno detto alcuni amici". Si dice "imbarazzata" Ginevra, l'escursionista di 20 anni rimasta bloccata con un amico a causa della neve al Bivacco Rattazzo, intorno a quota 2.200 metri.
"Non sappiamo più come chiedere scusa - dichiara all'ANSA -. Siamo partiti da Bennen Haut per fare strada ad altri del gruppo. Poi loro sono tornati indietro e non siamo rimasti bloccati al bivacco, con un panino per tre giorni. Abbiamo provato a scendere, ma non era possibile. Non eravamo attrezzati e sprofondavamo. Abbiamo chiamato i soccorsi, che ringraziamo nuovamente". A chi ha in programma una gita in montagna, Ginevra consiglia: "controllate il meteo. Più volte. Non siate ingenui e non fatevelo fare a qualcun altro". La giovane tornerà in montagna. "Io, però, aspetto l'estate - dice -. Quest'inverno al massimo vado a sciare. Ovviamente senza fare alcun fuori pista...".

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