Trecate, una donna uccisa in casa nella notte: in carcere il compagno

Piemonte
Foto di Archivio (Getty Images)

La vittima aveva 39 anni. L'uomo, di 30 anni, intorno alle 3:30, l'avrebbe colpita con 40 coltellate al culmine di una lite. Poi, quasi quattro ore dopo, avrebbe dato l'allarme al 118. Interrogato, ha negato di aver commesso lui il delitto

In provincia di Novara, a Trecate, una donna di 39 anni, Barbara Grandi, è stata uccisa nella sua abitazione. I carabinieri hanno fermato il compagno, Domenico Horvat di 30 anni. L'uomo, interrogato nel pomeriggio, è stato trasferito nel carcere di Novara con l'accusa di omicidio aggravato. Secondo una prima ricostruzione, intorno alle 3:30 di questa mattina, avrebbe colpito la compagna con diverse coltellate - circa 40 - al culmine di un litigio. Verso le 7 del mattino, Horvat ha chiamato i soccorsi. "Ho trovato mia moglie priva di vita", ha detto al 118. Al loro arrivo, i sanitari non hanno potuto far altro che constatare il decesso. Sul posto sono intervenuti i carabinieri: l'uomo, che si è consegnato senza opporre resistenza, ha negato di essere l'autore del delitto, dicendo ai militari che ad uccidere la donna sono stati degli sconosciuti. Una tesi, quella dell'uomo, supportata - a sua detta - dal fatto che l'arma del delitto non è ancora stata ritrovata. Venerdì si terrà l'udienza di convalida.

La relazione tra i due

I due stavano assieme da tre anni. Lei lavorava come badante, lui era disoccupato ed era stato inserito nel programma dei lavori socialmente utili del Comune di Trecate. La 39enne veniva descritta da tutti come una persona succube del compagno, che spesso la maltrattava. Un'amica della vittima ha raccontato di averla accompagnata la scorsa estate "all'ospedale di Magenta con un dito fratturato. Denunce? Non credo, ogni volta lo perdonava e ultimamente li vedevo spesso insieme, in atteggiamenti affettuosi. E Barbara aveva preso le distanze da me". 
La tragedia è avvenuta in un contesto familiare molto difficile: i servizi sociali di Trecate erano intervenuti più volte e avevano allontanato da casa sia i due figli avuti dalla donna da una precedente relazione, sia il figlio del 30enne avuto da un'altra. La coppia aveva un altro bambino, di neppure due anni, che di recente è stato loro tolto.

La testimonianza dei vicini

Intorno alla presunta ora del delitto, i vicini di casa, che hanno una parete in comune con l'abitazione della coppia, hanno sentito grida e rumori di una lite. "Non siamo intervenuti - affermano - perché non era la prima volta che accadeva e ogni volta sembrava che tutto tornasse come prima. Invece...".

Il commento del sindaco

Sul dramma accaduto questa notte è intervenuto il sindaco di Trecate, Federico Binatti. "Una situazione di fragilità e di rapporti interpersonali complessi e delicati hanno fatto da sfondo a questa tragedia", ha dichiarato il primo cittadino. "A pochi giorni di distanza da un altro episodio di sangue, maturato in un contesto e con dinamiche completamente diverse da quello di oggi, la città è scioccata per queste violenze private ravvicinate: siamo una realtà di oltre ventimila abitanti, ma tutti si conoscono e, proprio per questo, ciascuno si sente emotivamente coinvolto. Da parte nostra, rispetto al tragico evento che si è consumato questa mattina, non possiamo fare altro che continuare a tutelare e a sorreggere i minori indirettamente coinvolti, ulteriori vittime in questa vicenda", ha concluso Binatti. 

La tragedia di Cuneo

Nella notte tra lunedì e martedì, una donna è stata accoltellata alla gola a Cuneo. Invece, questo è il secondo delitto in poche settimane a Trecate: lo scorso 2 novembre R.S. aveva ucciso il fratello D. e si era costituito dopo alcune ore.

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