Google e Huawei: rimborsi fino a 400 dollari per i Nexus 6P difettosi

Tecnologia
Un modello di Nexus 6P (Getty Images)

In seguito a una class action negli Stati Uniti, i due colossi tech hanno accettato di pagare 9,75 milioni per risarcire i possessori dello smartphone che si spegneva improvvisamente 

La collaborazione tra Google e Huawei che ha portato al lancio dello smartphone Nexus 6P non si è rivelata fruttuosa e, anzi, costerà piuttosto caro alle due aziende, che dovranno rimborsare coloro che hanno acquistato uno dei tanti device difettosi prodotti per un totale di quasi 10 milioni di dollari. Il colosso di Mountain View e quello cinese hanno infatti accettato in via preliminare di risolvere in questo modo la class action intrapresa negli Stati Uniti: se il tribunale approverà l’accordo, le due compagnie ripagheranno fino a 400 dollari per ogni possessore dei Nexus 6P che si spegnevano all’improvviso o presentavano problemi all’accensione.

Nexus 6P bloccati in un ‘bootloop’

Nel 2015, Google aveva deciso di sviluppare in partnership con Huawei un nuovo smartphone della linea Nexus, lanciando il modello 6P. Si tratta di un device da 5,7 pollici in vendita al prezzo di circa 500 dollari: tuttavia, in seguito all’acquisto sempre più clienti avevano iniziato a segnalare alcuni seri problemi di funzionamento, che portavano lo smartphone a spegnersi anche con la batteria pienamente carica per poi bloccarsi nel cosiddetto ‘bootloop’, riavviandosi di continuo alla riaccensione. Così, nel 2017 molti possessori di dispositivi difettosi si erano riuniti intraprendendo una class action negli Stati Uniti contro Huawei e Google, accusate di frode per aver continuato a vendere lo smartphone nonostante i conclamati malfunzionamenti, di cui le due aziende sarebbero state oltretutto consapevoli.

I rimborsi di Google e Huawei

Per porre fine alla vicenda legale, Google e Huawei avrebbero infine accettato un accordo che prevederebbe un rimborso complessivo di 9.75 milioni di dollari (ma solo negli Stati Uniti): una cifra fino ai 400 dollari andrebbe ai possessori di Nexus 6P dotati della documentazione adatta che certifica il bug, mentre coloro che ne sono privi riceverebbero fino a 75 dollari. Chi ha aderito invece al programma di Mountain View che proponeva la sostituzione dei Nexus 6P difettosi con i nuovi Pixel XL sarebbe intitolato a ricevere soltanto 10 dollari. La decisione finale del tribunale dovrebbe arrivare a inizio maggio, con la possibilità di porre la parola fine sia alla battaglia legale che a una collaborazione decisamente sfortunata. 

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