Huawei, Usa confermano le pressioni sull’Europa contro società cinese
TecnologiaUn funzionario statunitense ha rilasciato alcune dichiarazioni a Reuters confermando che gli Usa sono impegnati in una campagna di sensibilizzazione per convincere Ue a non utilizzare prodotti Huawei per il 5G
Un funzionario del Dipartimento di Stato americano ha confermato a Reuters che gli Stati Uniti stanno cercando di convincere gli alleati europei a non utilizzare le tecnologie Huawei nello sviluppo delle nuove reti di telecomunicazione 5G a causa dei rischio di spionaggio da parte del governo cinese. La conferma arriva, dunque, dopo le anticipazioni del Wall Street Journal, che lo scorso novembre aveva definito “straordinaria” la campagna di sensibilizzazione che Washington aveva in programma in Europa contro l’azienda di Shenzhen.
“Europa è la priorità”
Negli scorsi giorni, i funzionari statunitensi hanno incontrato a Bruxelles la Commissione europea e il governo belga e ora si apprestano a essere ricevuti anche dagli altri esecutivi dei paesi del Vecchio Continente per esporre i rischi di spionaggio derivanti dall’utilizzo dei dispositivi Huawei, approfittando dei colloqui in ambito Nato in corso e delle conferenze internazionali che si terranno a Barcellona e Monaco di Baviera. "Stiamo dicendo che bisogna essere molto, molto cauti, e stiamo sollecitando la gente a non correre in avanti e firmare contratti con fornitori non fidati di paesi come la Cina", ha spiegato un funzionario. “Su questo tema, l’Europa è sicuramente la nostra priorità”, ha poi dichiarato, sottolineando che scelte rischiose da parte degli alleati d’oltreoceano potrebbero avere delle ripercussioni anche sulla sicurezza degli Usa: “Siglare un accordo con un fornitore non fidato come Huawei o ZTE porterà con sé delle conseguenze per la sicurezza nazionale e, dato che siamo alleati militari con quasi tutti i membri dell'Unione europea, anche sulla nostra”, ha concluso.
Reti 5G potenziale obiettivo
Le apparecchiature Huawei sono ampiamente utilizzate in Europa, ma i timori del governo americano sono rivolti ai dispositivi per la rete 5G, che in futuro collegherà ogni settore commerciale e industriale, ed è quindi un potenziale obiettivo per l’intelligence dei paesi rivali. Da parte dell’azienda cinese, sono arrivate più volte dichiarazioni volte a smentire le accuse di spionaggio lanciate dagli Usa, ultime delle quali quelle del fondatore, Ren Zhengfei, che ha ripetuto che la sua società "non ha mai ricevuto alcuna richiesta da alcun governo di fornire informazioni improprie”, ma le sue parole non hanno sortito alcun effetto.