5G, finanziato da Ue progetto per autostrade

Tecnologia
Smartphone (Getty Images)

Le sperimentazioni sulla nuova tecnologia riguarderanno Italia, Austria e Germania, i tre Paesi attraversati dal ‘corridoio Monaco-Bologna’  

Si chiama 5G-Carmen e mira a creare un corridoio digitale tra le strade europee. Il progetto, coordinato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, ha ricevuto il benestare dell’Unione Europea ottenendo un finanziamento totale di 18,5 milioni di euro, in parte sostenuto anche dai partner industriali. Riguarderà i 600 chilometri di strade che formano il ‘corridoio Monaco-Bologna’.

Obiettivo migliorare la sicurezza

5G-Carmen, acronimo di connected and automated road mobility in the european union, rientra nell'ambito del progetto Horizon 2020, uno dei programmi quadro dell’Unione Europea per la ricerca e l’innovazione, relativo al periodo tra il 2014 e il 2020. Dei 18,5 milioni di euro stanziati, 14,9 saranno erogati dall’Unione Europea, mentre il resto sarà elargito dai 25 partner industriali e accademici che hanno aderito all’iniziativa. L’obiettivo è affrontare le sfide legate alla mobilità su strada, come per esempio la gestione delle emergenze, la sicurezza, la sostenibilità del traffico e la tutela dell’ambiente. L’idea è di rendere più efficiente e smart il collegamento tra le auto e le strutture presenti sulle autostrade, oltre che tra le stesse vetture. Il piano fa parte di una più ampia strategia dell’Unione Europea per implementare il 5G nel vecchio Continente: di recente sono stati siglati accordi con Nokia ed Ericsson per investire proprio su questa tecnologia.

Evoluzione da 4G a 5G

Il ‘corridoio Monaco-Bologna’ attraversa tre Paesi, Italia, Austria e Germania, ed è una delle più importanti arterie del continente europeo. È stato scelto come ‘cavia’ per sperimentare le potenzialità della tecnologia 5G e migliorare la mobilità delle persone e delle merci in tutta Europa. Per farlo, sarà necessaria l’evoluzione dell'attuale rete 4G, in modo da potenziare i servizi autostradali, aumentando così la velocità dello scambio dati e di conseguenza i tempi di intervento degli addetti alla manutenzione e alla sicurezza. Il coordinatore del progetto 5G-Carmen è Roberto Riggio, responsabile dell’unità di ricerca WiN presso il Centro Create-Net della Fondazione Bruno Kessler.
 

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