Come funziona Zepeto, l'app che piace agli adolescenti

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Immagine di archivio (Getty Images)

Può essere considerata a tutti gli effetti un nuovo social media. È basata sull’utilizzo di avatar creati partendo da un selfie 

Tra gli adolescenti sta spopolando Zepeto, un social media un po’ diverso dal solito. L’app permette di creare un avatar virtuale partendo da un selfie e di utilizzarlo per interagire con quelli degli altri utenti, con i quali è possibile svolgere varie attività, tra cui chattare e scattare foto di gruppo che possono essere condivise su vari social. Il tutto può ricordare altri progetti simili nati in passato, tra cui le community virtuali Second Life, Meez e Habbo Hotel. Come si può intuire, il fulcro dell’esperienza di Zepeto sono gli avatar 3D che rappresentano gli utenti. Sono presenti vari vestiti e accessori a pagamento con cui è possibile personalizzarli, rendendoli sempre diversi. È anche possibile acquistare dei mobili con cui arredare la propria stanza virtuale. La creazione degli avatar è basata sul riconoscimento facciale: scattandosi un selfie, gli utenti possono assistere alla ‘nascita’ di un personaggio tridimensionale del tutto simile a loro.

La popolarità dell’applicazione

Zepeto è stata creata dall’azienda sudcoreana Snow. Lo scorso novembre è stata l’applicazione più scaricata in Italia, in Gran Bretagna e negli Stati Uniti, mentre a dicembre ha replicato il risultato in Francia e in Germania. Inoltre, su Instagram sono presenti oltre un milione di post contenenti l’hashtag #zepeto. Questi dati sono sufficienti a farsi un’idea dell’enorme successo che l’applicazione ha ottenuto in tutto il mondo.

I timori degli utenti: i dati sono in pericolo?

Per quanto riguarda la privacy degli utenti, è necessario tenere presente che Zepeto fornisce le informazioni personali ad alcune aziende. Si tratta di dati come l’indirizzo IP, il numero di telefono e l’indirizzo email. La posizione degli utenti, invece, non viene rivelata in alcun caso. Nei termini di servizio, scritti in coreano, è specificato che alcuni dati personali possono essere inviati a società di marketing come Unity Ads e AppsFlyer. Inoltre, le informazioni raccolte possono essere cedute a terzi. 

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