Spotify, artisti indipendenti potranno caricare da soli le canzoni

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

La società svedese permetterà ai musicisti di gestire in maniera del tutto autonoma i propri contenuti musicali sulla piattaforma

Spotify ha annunciato che consentirà agli artisti indipendenti di caricare direttamente la propria musica sulla piattaforma. La nuova funzione è in sperimentazione su Spotify for Artists, la dashboard online lanciata lo scorso anno dalla società fondata nel 2006. Consente agli artisti, oltre a visualizzare le statistiche relative ai loro brani, compresi gli introiti e i dati demografici sui fan, di avere un maggiore controllo sulla propria produzione musicale. Attraverso il nuovo strumento di caricamento, gli artisti potranno aggiungere i propri brani sul servizio di streaming con pochi click.

Royalties versate sui conti bancari degli artisti

I musicisti indipendenti saranno in grado di caricare liberamente la propria musica, potranno accedere all’anteprima per vedere come saranno visualizzati i propri contenuti e avranno la possibilità di modificare i metadati dei file se lo riterranno necessario. Potranno anche scegliere quando i nuovi brani saranno pubblicati su Spotify, programmandone l’uscita. Ci sarà la possibilità di apportare modifiche anche dopo l'upload. I pagamenti delle royalties saranno versati direttamente sui conti bancari degli artisti ogni mese. L'opzione di caricamento è gratuita e Spotify non detrarrà alcuna commissione. In questo modo il colosso svedese si avvicina a SoundCloud e YouTube, due servizi spesso usati dagli artisti indipendenti per farsi conoscere, senza dover necessariamente passare dalle etichette discografiche.

Finora concesso a poche centinaia di musicisti

Il nuovo strumento sarà inizialmente disponibile solo attraverso un invito, concesso finora a poche centinaia di artisti negli Stati Uniti. In futuro, assicura la società, la funzione sarà estesa ad altri artisti di paesi diversi. Non c’è ancora una timeline per l'implementazione. Anche quando la funzione sarà disponibile a tutti, gli artisti dovranno comunque possedere i diritti d'autore sulla loro musica per caricarla. La novità arriva dopo l’innalzamento del limite dei brani di Spotify, ora 10 mila, scaricabili per l'ascolto offline. Gli utenti possono ora archiviare più contenuti musicali rispetto al passato: prima, infatti, si poteva effettuare il download di massimo 3.333 canzoni diverse sul proprio dispositivo. In più, i device su cui poter scaricare i propri brani preferiti sono passati da tre a cinque. 

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