Arrivano in Italia i nuovi Echo Dot Max ed Echo Studio: pronti per il futuro di Alexa+
NOWIntroduzione
Abbiamo provato i due smart speaker con Alexa proposti da Amazon: hanno un design rinnovato, capacità di elaborazione più potente e sono pronti per il futuro. Un futuro che si chiama Alexa+
Quello che devi sapere
I nuovi smart speaker con Alexa
In attesa dell’arrivo anche in Italia di Alexa+, l’aggiornamento dell’assistente vocale più utilizzato e apprezzato, che offrirà nuove esperienze basate sull'intelligenza artificiale generativa, Amazon ha presentato una serie di importanti aggiornamenti ad alcuni tra i suoi prodotti più amati. Abbiamo approfondito i nuovi Echo Show in un articolo a parte; in questo approfondiamo invece due tra i prodotti più apprezzati: Echo Dot Max ed Echo Studio, i due nuovi speaker/assistenti vocali con Alexa. Il primo più compatto e adatto a stanze di medie dimensioni, il secondo più potente, in grado di diventare il centro dell’intrattenimento domestico. Entrambi con una maggiore potenza di elaborazione e un design sferico completamente rinnovato.
Echo Dot Max: le caratteristiche principali
Partiamo da Echo Dot Max, che è lo speaker adatto a tutte le stanze. Ha bassi tre volte più intensi rispetto al modello precedente, con un audio in grado di riempire anche una stanza medio-grande e che si adatta automaticamente allo spazio circostante. Riprogettato il sistema sonoro, spiegano da Amazon: lo speaker presenta un sistema a due vie (per la prima volta) con un woofer ad alta escursione da 2,5” ottimizzato per bassi profondi e un tweeter da 0,8” personalizzato che amplifica e migliora i toni alti. Completano la configurazione un chip (AZ3) ottimizzato per Alexa+, in grado di ridurre il tempo tra domanda e risposta e migliorare il riconoscimento della voce.
Echo Dot Max: come si presenta
Echo Dot Max ha una forma sferica con pannello frontale concavo in cui trovano spazio i controlli e un anello luminoso LED. Ha un rivestimento in tessuto 3D knit in grado di migliorare la resa acustica e che offre una sensazione di prodotto “premium”.
Echo Dot Max: cosa può fare
Con Echo Dot Max (ma anche con Echo Studio) si può utilizzare l’assistente vocale Alexa, comandare gli oggetti connessi della smart home (presente il supporto a Matter, Thread, Zigbee); a bordo anche sensori di temperatura, luminosità e movimento che permettono di creare automazioni. E poi ovviamente collegato a servizi musicali di streaming permette di ascoltare la musica, la radio, i podcast, anche con più speaker per creare un “effetto filodiffusione” in tutta casa. Possibile anche collegare dispositivi esterni tramite Bluetooth. Ottima la calibrazione automatica della stanza, che permette di adattare l'equalizzazione dei livelli audio all’ambiente in cui Echo Dot Max viene posizionato.
Echo Dot Max: verdetto, disponibilità e prezzi
Nella nostra prova abbiamo certamente apprezzato il design, che offre una sensazione “premium”, la qualità audio con un suono corposo e bilanciato, bassi potenti e buona chiarezza sugli alti e come sempre la compatibilità di Alexa con tantissimi prodotti della smart home. Nella nostra prova non abbiamo riscontrato lati negativi, solo la temporanea mancanza, nel nostro Paese, di Alexa+ (i dispositivi sono disponibili, il servizio per il momento ancora no - ma non dovrebbe mancare molto). Siamo ai prezzi: Echo Studio costa 109,99 euro ma su Amazon in questi giorni si trova scontato.
Echo Studio
Il precedente Echo Studio è stato lo speaker con Alexa più apprezzato: potente, elegante, forse un po’ grande ma con un audio di ottima qualità. Il nuovo Echo Studio è il 40 per cento più piccolo del modello precedente e - assicurano da Amazon - offre la migliore qualità audio disponibile in uno smart speaker di queste dimensioni. Dal punto di vista tecnico combina un woofer ad alta escursione capace di riprodurre bassi profondi con tre driver full-range posizionati per creare un suono immersivo in grado di riempire stanze anche grandi. Echo Studio è certamente adatto per essere “al centro della festa”.
Echo Studio: come si presenta
Il nuovo Echo Studio è il fratello maggiore di Echo Dot Max: ha infatti la stessa forma, solo che più grande: un design dunque migliorato che supera quello “a barilotto” della precedente versione, e lo rende più elegante e adatto sia ad ambienti moderni che classici. Anche in questo caso è presente un design moderno, con una copertura in tessuto realizzata in maglia 3D per garantire la massima trasparenza acustica.
Echo Studio: le caratteristiche
A bordo di Echo Studio troviamo un nuovo chip, l’AZ3 Pro (più potente, dunque, di quello presente su Echo Dot Max), in grado, spiegano da Amazon, di garantire prestazioni più rapide grazie al supporto per modelli linguistici all’avanguardia. Echo Studio, insieme ad altri quattro dispositivi, può anche essere collegato a una Fire Tv Stick: in questo modo è possibile creare in pochi minuti un sistema audio surround e soprattutto senza fili da collegare alla tv.
Echo Studio: verdetto, disponibilità e prezzi
Certamente il passaggio dal cilindro a una forma sferica rende il prodotto più elegante e discreto, le finiture a nostro avviso sono ben curate e il pannello frontale è molto utile per avere a portata di mano tutti i controlli. Molto buona la qualità audio, a un prezzo relativamente accessibile questo smart speaker può fungere certamente da speaker centrale per tutta la casa, con un suono potente e avvolgente. Alcuni esperti hanno segnalato che il nuovo design compatto sacrifica un po’ l’impatto dei bassi rispetto al modello precedente, noi abbiamo in ogni caso trovato l’ascolto di ottima qualità. Siamo ai prezzi: Echo Studio costa 239,99 euro ma su Amazon in questi giorni si trova scontato.
Pro e Contro
PRO:
- Suono potente e avvolgente
- Nuovo elegante design sferico
CONTRO:
- I prodotti sono pronti per Alexa+ ma per il momento il servizio non è ancora arrivato in Italia
A proposito di Alexa+
Abbiamo accennato prima ad Alexa+, Alexa con i super poteri dell’intelligenza artificiale. Il nuovo sistema - non c’è ancora una data per il suo sbarco in Italia ma non dovrebbe mancare molto - integra I.A. generativa e un’architettura basata su modelli linguistici avanzati. L’obiettivo - ci hanno spiegato in un incontro Michele Butti, Alexa International Vice president, Tom Butler, Principal Applied Scientist di Amazon Alexa, e Giacomo Costantini, il country manager di Alexa in Italia - è quello di rendere Alexa “più conversazionale, proattiva e personalizzata”. Alexa, in particolare, sarà in grado di effettuare conversazioni più lunghe, mantenendo il contesto e gestendo le risposte in modo fluido. Potrà ricordare le nostre preferenze, le routine e anche i dettagli delle conversazioni precedenti, imparando i nostri gusti in termini di ristoranti o di viaggi, ad esempio; ancora, potrà segnalare azioni utili, proporre routine basate sul contesto, interpretare il nostro tono e il nostro umore, rispondendo con una sorta di sfumatura emotiva in base a come noi ci rivolgiamo a lei.
Alexa+, un assistente personale pronto per il futuro
La nuova Alexa+ sarà in grado di controllare gli accessori della casa intelligente in maniera più naturale, pianificare viaggi, prenotare ristoranti, inviare messaggi, persino inventare storie. Diventa, dunque, più simile a un assistente personale reale, capace di ragionare, ricordare e agire in modo proattivo. “Creare il migliore assistente vocale al mondo - ci ha spiegato Butti - è stato davvero un miracolo. E ora grazie ai nuovi strumenti e alle nuove capacità di intelligenza artificiale generativa possiamo proporre esperienze tutte nuove. E questo - continua l'international vice president di Alexa - l’abbiamo fatto ascoltando centinaia di milioni di clienti”. Alexa+ permetterà ai dispositivi di nuova generazione di elaborare moltissimi dati localmente; quelli più datati la supporteranno ma avranno bisogno di una maggiore integrazione con i server in cloud per rispondere alle domande. Un’Alexa che grazie all’I.A. diventa anche più locale, ha piegato in un’interessante conversazione Tom Butler: “Alexa è uno dei sistemi di intelligenza artificiale più complessi in uso al mondo, abbiamo dovuto prendere in considerazione centinaia di migliaia di variabili in tutte le lingue nel mondo, le culture, renderlo capace di integrarsi nel pensiero umano. Abbiamo lavorato con centinaia di partner locali e con tecnologie differenti per adattarci a tutti i mercati. Alexa - prosegue - adesso diventa qualcosa con cui è interessante chiacchierare, che ascolta, che è in grado di aiutare ricordando”. E quali sono, gli chiediamo, le principali difficoltà trovate con la lingua italiana? Butler ci risponde che il modo con cui gli italiani interagiscono è unico: a volte c’è ironia, a volte formalità. Inoltre il modo in cui gli italiani e i portoghesi si rivolgono all’assistente vocale è molto simile, e per questo gli ingegneri hanno dovuto lavorare ancora più a lungo per differenziare le due lingue. “Gli italiani - conclude infine Giacomo Costantini, country manager di Alexa, nel settimo anno di presenza in Italia di Alexa (e il quindicesimo di Amazon in Italia) - i cambiamenti piacciono, e noi sappiamo che sono pronti per un’Alexa ancora più intelligente”.