Apple: un portale per le richieste dati della polizia

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)
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La nuova piattaforma dovrebbe andare online entro fine 2018 e semplificherà la procedura con cui gli agenti chiedono e ottengono i dati 

Apple svilupperà un apposito portale online dedicato ad aiutare le forze dell’ordine di tutto il mondo a gestire le loro richieste di dati che possano contribuire alle indagini. L’azienda di Cupertino, in una lettera indirizzata al Senato statunitense, ha annunciato il lancio del nuovo sistema entro la fine del 2018, con l’obiettivo di facilitare la procedura con cui Apple, così come le altre compagnie tecnologiche, deve per legge comunicare alla polizia determinate informazioni personali dei propri utenti qualora le richieste pervenute siano legalmente valide.

Dall’e-mail al portale

Soltanto nel 2017, negli Stati Uniti, Apple ha dovuto far fronte a circa 14,000 richieste di dati da parte delle forze dell’ordine, tra cui 231 riguardanti emergenze domestiche. La Mela, che fino a questo momento gestiva tutte le comunicazioni tramite un indirizzo e-mail dedicato, ha dichiarato di aver risposto a ognuna di esse entro 20 minuti. L’implementazione del nuovo portale è mirata ad accelerare ulteriormente il processo e renderlo più efficiente. “Quando sarà operativo, gli agenti potranno richiedere le credenziali di autenticazione, permettendo così di inoltrare le richieste online”, si legge nella lettera inviata al Senato.

Training online

Oltre a sviluppare il nuovo strumento, Apple si dedicherà alla formazione degli agenti di tutto il mondo, specificando come la compagnia possa aiutare le forze dell’ordine e quali dati possa fornire. La procedura, che in precedenza avveniva direttamente al quartier generale dell’azienda, consisterà in un training online attraverso un portale accessibile globalmente a cui la Mela affiancherà un ulteriore team di formatori sul campo. Questa nuova strategia arriva in seguito a un report pubblicato a luglio dal Centro Studi Strategici Internazionali che sottolineava come tra le preoccupazioni principali della polizia ci fosse quella riguardante quali dati siano accessibili dalle compagnie tecnologiche e come ottenerli. “Sono contento che Apple abbia deciso di lanciare una piattaforma per condividere informazioni così importanti in modo sicuro”, afferma il senatore Sheldon Whitehouse, a cui era indirizzata la lettera. “Con sempre più dati online e sui device, dobbiamo trovare modi nuovi e intelligenti in cui le forze dell’ordine e le aziende di tecnologia possano utilizzare informazioni in grado di risolvere i crimini”. 

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