Growing Robot, l’automa flessibile simile a un germoglio: cresce come una pianta

Tecnologia
Growing Robot (H. Asada et al, MIT)

Sviluppato dagli ingegneri del Mit è composto da circuiti e rotelle ed è progettato per operare in spazi ristretti: si presta come ‘aiutante’ nelle industrie e nei magazzini 

Dagli ingegneri del Mit (Massachusetts Institute of Technology), arriva un nuovo robot progettato per operare in spazi ristretti.
Si chiama Growing Robot ed è un automa composto da circuiti e rotelle, in grado di crescere e allungarsi proprio come una pianta.
La tecnologia, caratterizzata da una forte estensibilità e flessibilità, è stata presentata dall’esperta Seiichi Teshigawara in occasione della Conferenza internazionale su robot e sistemi intelligenti (Iros) dell'Istituto degli Ingegneri Elettrici ed Elettronici (Ieee), tenutasi a Macao.

Le sue applicazioni: ‘aiutante’ nelle industrie e nei magazzini

Tra le varie applicazioni, il robot ‘germoglio’ si presta come ‘aiutante’ nelle industrie e nei magazzini. Può essere utilizzato per altaze carichi pesanti, raggiungere uno scaffale e afferrare un prodotto o per eseguire operazioni in spazi ristretti, quali avvitare un bullone nel sistema di propulsione di un aereo.
"Pensa a come si cambia l'olio dell’auto", spiega Harry Asada, professore di ingegneria meccanica al MIT. "Dopo aver aperto il cofano, bisogna essere abbastanza flessibili da effettuare curve strette, e poi abbastanza forti da ruotare il filtro dell'olio per rimuoverlo”.
“Ora abbiamo un robot che può potenzialmente svolgere tali compiti", dichiara Tongxi Yan, coordinatore del team di ricerca. "Può crescere, ritrarsi e crescere di nuovo in una forma diversa, per adattarsi al suo ambiente”.

Growing robot: le caratteristiche

Il punto di forza di Growing Robot è sicuramente la sua forte e solida appendice flessibile, simile per aspetto alla catena della bicicletta, che si ispira al modo in cui crescono le piante: si ritira e si estende in base al compito da svolgere ed è in grado di alzare carichi pesanti e di eseguire torsioni per avvitare viti e bulloni in spazi esigui.
L’automa, oltre a telecamere, pinze e sensori, monta anche una ‘scatola del cambio’ che tramite degli ingranaggi controlla la catena dell’appendice e guida il robot nel suo operato. 

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