Dio, la scultura creata dall’Intelligenza artificiale

Tecnologia
Dio di Ben Snell (Phillips Instagram)

L’autore dell’opera d’arte ispirata alla divinità greca Dioniso è proprio un computer, a cui è stato insegnato come plasmare come un vero scultore.
La mente alla base di Dio è l’artista newyorchese Ben Snell 

L’innovazione tecnologica sembra proprio non avere limiti. Un’altra conferma delle potenzialità e delle innumerevoli applicazioni a cui si presta è Dio, la scultura realizzata dall’Intelligenza artificiale.
L’autore dell’opera d’arte, ispirata alla divinità greca Dioniso, è proprio un computer a cui è stato insegnato come plasmare come un vero artista.
L’idea è partita dalla mente di Ben Snell, un noto artista newyorchese che ha sviluppato il programma alla base della scultura. Attualmente Dio è in cerca di acquirenti presso la casa d'aste Phillips, a Londra.

L’idea di Ben Snell

L’artista, grazie al machine learning, ha ‘insegnato’ al computer come dar forma a una scultura, facendo in modo che si ispirasse a più di mille statue che hanno scritto la storia dell’arte, tra le quali anche il David di Michelangelo e il Discobolo di Mirone.
Ciò che caratterizza l’opera di Ben Snell è il materiale di cui è composta: Dio è stata creata assemblando con la resina la polvere del computer che l’ha ideata.
L’artista newyorchese, dopo aver sviluppato il programma alla base della scultura e una volta stampato in 3D uno stampo di Dio, ha smontato il computer per poi polverizzare ogni suo singolo componente utilizzando una levigatrice.
"Ho usato la materia prima del calcolo per realizzare questa scultura: sia la sua potenza di elaborazione computazionale che la sua disponibilità materiale letterale", ha spiegato l’artista.

Battuto all’asta il primo quadro dipinto da un’Intelligenza artificiale

La prima opera realizzata da un’Intelligenza artificiale a essere venduta all’asta è stata "Edmond de Belamy”, ideata dal collettivo francese Obvious, composto da un ingegnere, un imprenditore e un aspirante artista.
Il quadro è stato battuto all’asta lo scorso anno per 432.500 dollari (pari a circa 381mila euro), da Christie's a New York. Si tratta di un ritratto realizzato da un software basato su un algoritmo ideato dall’esperto Ian Goodfellow.

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