
Il 24 giugno 1910 è la data indicata nell'atto di fondazione dell'Anonima lombarda fabbrica automobili. Dalla 24 HP a vetture simbolo come la Giulietta, ecco le tappe più importanti della casa automobilistica attraverso i suoi modelli più prestigiosi - LA FOTOGALLERY

Il 24 giugno 1920 nasceva l'Anonima lombarda fabbrica automobili, nome poi abbrevviato nella sigla Alfa, divenuta nota a tutti come Alfa Romeo. L'azienda nata a Milano, oggi parte del gruppo Fca, ha fatto la storia del settore automobilistico con alcuni modelli iconici come la Giulietta e la 1600 Spider Duetto. Ecco le tappe più importanti dei suoi 110 anni di storia
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La prima vettura prodotta, disegnata da Giuseppe Merosi, è la 24 HP (foto: Alfa Romeo)

Nel 1915 la casa automobilistica accoglie l'ingegnere Nicola Romeo tra i soci, acquisendo il suo cognome nel marchio. La denominazione Alfa Romeo diventerà nel tempo sinonimo di pura passione nell'automobilismo. Ma in quell'anno l'azienda deve riconvertire la sua produzione per sostenere l'impegno bellico italiano ed è proprio la stagnazione del mercato interno che porta all'ingresso dell'ingegner Romeo nell'azienda che poi rileverà
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Dopo la fine della guerra, Romeo decide di riconvertire l'azienda alla produzione di autovetture a uso civile, sfruttando i fondi di magazzino accumulati prima del conflitto

Negli anni Venti sono messe in commercio la 15-20 HP. Ma il simbolo della ripresa della normale produzione è l'Alfa Romeo 20-30 HP, il primo modello da strada a essere commercializzato con il nuovo marchio (foto: Alfa Romeo NZ/Facebook)

L'Alfa Romeo torna in pista con la RL Targa Florio, che porta nel mondo delle gare il Quadrifoglio, dipinto dal pilota Ugo Sivocci in occasione della gara del 1923 come portafortuna

Sin dalla sua fondazione, l'Alfa Romeo gareggia con le sue auto nelle più importanti competizioni automobilistiche. Nella foto, il pilota Giuseppe Farina vince sull'Alfa Romeo 158 il Grand Prix di Silverstone nel 1950, prima gara della storia della Formula 1

Il primo Campionato mondiale costruttori della storia arriva nel 1925 con la P2. Poi arriveranno i primi due campionati F1 con le leggendarie 158 e 159 Alfetta, a cui farà seguito il il World manifacturer’s championship nel 1975 con la 33 TT 12. Il 1977 è l'anno della World sport championship con la 33 SC 12 (nella foto, Giuseppe Farina con altri corridori dopo la vittoria all'European Grand Prix di Silverstone nel 1950)

Tra i modelli più famosi portati in pista dall'Alfa Romeo ci sono la P3, la 6C 1750 (nella foto), la 8C e la 155 V6 TI DTM

Con la presa del potere da parte di Benito Mussolini, nonostante la situazione economica critica, l'Alfa viene salvata perché le vittorie in pista di riflesso danno lustro all'Italia (nella foto, Alfa Romeo 8C 2900 'Botticella' 1936)

Le partecipazioni alle competizioni vengono usate come volano per accrescere le vendite delle vetture commerciali. Nel 1927 l'Alfa Romeo presenta la 6C 1500, un modello maneggevole e dalle dimensioni contenute. Alla 6C 1500 segue la 6C 1750, che ha un motore più potente (nella foto, Alfa Romeo/Facebook)

Tra gli anni Trenta e Quaranta, Mussolini interviene più volte per risanare l'Alfa Romeo. Sono anni che vedono la nascita di autovetture come la 6C 2500, vettura sontuosa e potente, insieme alla grande e lussuosa 8C 2900

I vertici dell'azienda, interpreti delle volontà del regime fascista, decidono di diversificare la produzione. Nasce così nel 1941 l'Alfa Romeo Avio, divisione che si occupa esclusivamente di aeronautica (foto: Alfa Romeo/Facebook)
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Dopo la Seconda Guerra Mondiale e le difficoltà del secondo dopoguerra, l'Alfa Romeo riprese la produzione della 6C 2500 e iniziò a lavorare alla 1900, auto che poteva essere guidata anche da automobilisti meno esperti

La Giulietta è l'Alfa Romeo che viene pensata per il mercato di massa negli anni Cinquanta. Piccola, meno costosa e più semplice della 1900, diventa il simbolo del boom economico. Allo sviluppo della Giulietta partecipa anche Rudolf Hruska, l'ingegnere austriaco che pochi anni prima aveva progettato il Maggiolino Volkswagen

Agli inizi degli anni Sessanta viene introdotta la 2600, che sancisce il ritorno ai modelli di grande cilindrata. Intanto si lavora alla progettazione di un modello che avrebbe sostituito la Giulietta: la Giulia (nella foto, la versione Sprint). Esce sul mercato nel 1962 con una linea più grande della vettura che andava a sostituire

Per completare la gamma, l'Alfa Romeo decide poi di lanciare sui mercati anche un modello spider. Il design viene curato da Pininfarina e nel 1966 debutta sul mercato la 1600 Spider, nota anche come Duetto e resa celebre da Dustin Hoffman ne "Il laureato" (foto: Alfa Romeo Bellezza & Velocità/Facebook)

Simbolo degli anni Settanta sono l'Alfa Romeo Alfetta e l'Alfasud, modelli medio-piccoli che segnano l'esordio della casa del Biscione in questo segmento (foto: Alfa Brera & Spider 939 Community/Facebook)

Negli anni Ottanta l'Alfa Romeo segue la strada delle auto rivolte al mercato di massa, immettendo sul mercato l'Arna (nella foto), l'Alfa Romeo 33, l'Alfa Romeo 75 e l'Alfa Romeo 164 (foto: Alfa Romeo Arna/Facebook)

I modelli simbolo degli anni Novanta sono l'Alfa Romeo 155, la 146 e la 156 (foto: Alfa Romeo 155 Dalle corse alla strada dalla strada alle corse/Facebook)

Il nuovo Millennio dell'azienda vede il debutto dell'Alfa Romeo 147, della MiTo e di una nuova versione della Giulietta (nella foto)

Tra le ultime nate in casa Alfa Romeo c'è la 4C sports 2020, una vettura che ritorna a dialogare con gli amanti delle spider
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