L’azienda Robosense lancia un software con cui i muletti possono identificare e muovere da soli ogni tipo di pallet senza errore e con completa autonomia
Inforcare un pallet a 17 metri d’altezza in un grande centro di distribuzione è un’operazione molto delicata. A risolvere problemi di questo genere ci ha pensato Robosense, azienda insediata nel Business Innovation Centre di Trentino Sviluppo a Pergine Valsugana (Trento), con il brevetto di SmartFinder, tecnologia con cui i muletti possono operare con assoluta precisione: grazie a una telecamera posizionata all’altezza delle forche e ad alcuni algoritmi di computer vision, il carrello elevatore è in grado di trovare da solo il punto preciso dove inforcare le tasche del pallet, effettuando correzioni derivanti da anomalie nel pavimento e riconoscendo anche in maniera automatica le dimensioni del pallet, variabili in base al modello (UE, UK, USA).
Le parole dell’AD di Robosense
“Smart Finder è fondamentale nel settore della logistica dove la movimentazione di merci avviene sempre più con l’utilizzo di muletti robotici”, spiega Mattia Tavernini, AD di Robosense, “ovvero i cosiddetti AMR (Autonomous Mobile Robot) e gli AGV (Automated Guided Vehicle), progettati per muoversi in autonomia all’interno di magazzini e centri di distribuzione. Questo perché garantisce la sicurezza della presa del pallet anche ad altezze elevate e permette di eseguire l’operazione in tempi rapidi e senza intervento umano”.
Il commento di Mariolino De Cecco, direttore del laboratorio di Misure Meccaniche e Termiche dell’Università di Trento
“Il segreto naturalmente sta nel software brevettato da Robosense, in grado di sfruttare le caratteristiche della telecamera industriale 3D TOF, dotata cioè di una tecnologia che permette di stimare in tempo reale la distanza tra la telecamera stessa e gli oggetti inquadrati. “Questa soluzione eleva le capacità dei robot mobili, garantendo livelli di automazione e intelligenza mai raggiunti prima”, spiega Mariolino De Cecco, professore di Ingegneria Industriale e direttore del MiRo Lab, il laboratorio di Misure Meccaniche e Termiche dell’Università di Trento, tra i fondatori della prima startup da cui poi è fiorita l’azienda odierna.

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