IA, l’avviso di Bankitalia: "In rete video deepfake del governatore Panetta"

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Palazzo Koch ha avvertito che i contenuti “in maniera artificiosa riproducono l'immagine e la voce del Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta al fine di veicolare e rendere credibili messaggi non veritieri con intenti fraudolenti”. L’Istituto ricorda di “diffidare dal messaggio; non dare seguito alle eventuali richieste avanzate nei video; evitare di condividerli per non contribuire ad aumentarne la diffusione"

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Bankitalia torna a mettere in guardia dai video ingannevoli realizzati con l’intelligenza artificiale che circolano in rete: Palazzo Koch ha infatti fatto sapere che “continuano a essere diffusi in rete video, realizzati con tecniche di deepfake, che in maniera artificiosa riproducono l'immagine e la voce del Governatore della Banca d'Italia Fabio Panetta al fine di veicolare e rendere credibili messaggi non veritieri con intenti fraudolenti". L’Istituto ha ricordato che le sue comunicazioni ufficiali sono pubblicate sul sito istituzionale e sui suoi canali social.
Non è la prima volta che Bankitalia mette in guardia da simili contenuti: già a maggio era stato diffuso un avviso. E il governatore Panetta è solo l’ultimo di un ormai lungo elenco di figure pubbliche la cui immagine è stata sfruttata per creare e diffondere deepfake online: molti i volti coinvolti, dall’attore Tom Hanks fino alla cantante Taylor Swift, e tanti altri ancora.

Bankitalia: “Non dare seguito a richieste avanzate nei video”

L’Istituto ha sottolineato ancora che, “come già comunicato il 22 maggio scorso”, nessuno di questi “video è stato autorizzato dalla Banca d'Italia. Pertanto, nel caso si visualizzino tali contenuti si ricorda di: diffidare dal messaggio; non dare seguito alle eventuali richieste avanzate nei video; evitare di condividerli per non contribuire ad aumentarne la diffusione". Già nel precedente comunicato Palazzo Koch avvertiva della “presenza in rete di videomessaggi che, in maniera artificiosa, riproducono l'immagine e la voce di esponenti di autorità competenti in materia finanziaria, tra cui la Banca d'Italia, e di altri vertici istituzionali e personalità note”. Anche in questo caso i contenuti erano “generati anche attraverso l'applicazione di tecniche che fanno uso dell'intelligenza artificiale, conosciute come deepfake, per modificare video o audio reali al fine di veicolare e rendere maggiormente credibili messaggi non veritieri e presumibilmente finalizzati alla truffa”.

I personaggi pubblici usati per generare deepfake

Il governatore Panetta è solo l’ultimo personaggio pubblico la cui immagina è stata sfruttata per generare deepfake. È di qualche mese fa il caso che ha visto coinvolta suo malgrado Taylor Swift, la cui voce è stata clonata per promuovere una inesistente campagna di giveaway di set di pentole. I link di accompagnamento a ai post sui social, però, rimandavano a una serie di questionari che richiedevano informazioni personali e a pagamenti che sarebbero serviti per sostenere le spese di spedizione. In precedenza anche l’attore Tom Hanks aveva denunciato che la sua immagine era stata sfruttata per generare deepfake: “Attenzione! C’è un video là fuori che promuove alcuni piani dentali con una versione AI di me. Non ho niente a che vedere con questo”, aveva scritto su Instagram Hanks. E in Italia una sorte simile era toccata alla conduttrice tv Mara Venier, anche lei apparsa suo malgrado in un video deepfake che circolava sui social.

Fake Fact Concept with wooden blocks casting a shadow on a white surface.

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