Twitter, Elon Musk prepara un'azione legale contro Threads

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In una lettera il team legale dell'azienda del patron di Tesla accusa la rivale, guidata da Zuckerberg, di appropriazione indebita di segreti commerciali. E intanto il nuovo social di Meta spopola anche in Cina...

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Continua la sfida tra Musk e Zuckerberg, per ora non su un ring, ma per vie legali. Abc news rivela che Twitter ha inviato a Meta una lettera con la richiesta di cessazione attività e desistenza rispetto alla nuova app Threads appena lanciata. Il team legale di Twitter accusa Meta di appropriazione indebita dei segreti commerciali di Twitter sostenendo che la compagnia, guidata da Mark Zuckerberg, avrebbe assunto degli ex dipendenti di Twitter, che conservano informazioni proprietarie, per realizzare il nuovo social.

 

Il testo della lettera

"Nell'ultimo anno, Meta ha assunto dozzine di ex dipendenti di Twitter", si legge nella lettera, firmata dall'avvocato Alex Spiro. "Twitter sa che questi dipendenti hanno precedentemente lavorato per lei - prosegue il testo - che questi dipendenti avevano e continuano ad avere accesso ai segreti commerciali di Twitter e ad altre informazioni altamente riservate; che questi dipendenti hanno obblighi continui nei confronti di Twitter; e che molti di questi dipendenti hanno conservato in modo improprio documenti di Twitter e dispositivi elettronici".

"Violazione della legge statale e federale"

Il testo della lettera prosegue: "Con quella consapevolezza, Meta ha deliberatamente incaricato questi dipendenti di sviluppare, nel giro di pochi mesi, l'app 'Threads' con l'intento specifico di utilizzare i segreti commerciali di Twitter e altre proprietà intellettuali, in violazione sia della legge statale che federale, nonché degli obblighi in corso di tali dipendenti nei confronti di Twitter".  

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Intanto Threads vola anche in Cina

Lanciato ieri a livello globale, tranne che in Unione Europea, il nuovo social è un successo anche in Cina. Nel paese, le app occidentali come Facebook e Instagram, sono accessibili solo se si usa una rete privata virtuale, una 'vpn', che simula l'origine dei dati dall'estero. Un 'trucco' necessario a superare il Great Firewall, il sistema di controllo e monitoraggio di Pechino. Threads, clone di Twitter, ad oggi è presente sugli store digitali cinesi, anche se la sua permanenza potrebbe essere a rischio. La voglia di provare qualcosa di nuovo ha spinto gli utenti a scaricare in massa la nuova app, che si è piazzata nella top 5 dei social più scaricati su App Store, la piattaforma di Apple, in Cina. Sul mercato nazionale, Threads è dietro solo ai giganti cinesi dei social, con centinaia di milioni di utenti attivi, come Xiaohongshu, noto anche come Red e concorrente di Instagram, WeChat, Qq e Weibo. In tutto il mondo, a meno di 24 ore dal lancio, Threads ha fatto registrare oltre 30 milioni di primi accessi. Non è dato sapere quanto possa durare Threads sull'App Store di Apple in Cina. Di norma, i social occidentali entrano nel radar della censura cinese dopo una valutazione, da parte delle autorità, di un 'rischio' per la sicurezza interna. Ad esempio, il social di chat audio, Clubhouse, è stato ritirato dallo store a seguito della nascita di decine di 'stanze' di discussione da parte degli utenti cinesi incentrate su argomenti politicamente sensibili. Damus, un rivale di Twitter sostenuto da Jack Dorsey e costruito su un protocollo decentralizzato, è stato rimosso dall'App Store cinese per aver incluso "contenuti illegali". Greatfire.org, un'organizzazione che tiene traccia della censura online, ha scoperto che il dominio www.threads.net è oscurato in Cina dal 4 luglio. 

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