Meta Threads, niente lancio dell'app rivale di Twitter in Europa: ecco perché

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Un portavoce della Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc) ha affermato che la piattaforma non è ancora pronta per un'implementazione in UE

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Era attesa per domani Threads, l'app di Meta che intende dare del filo da torcere a Twitter, ma non ci sarà il lancio in Europa. Lo afferma il Garante per la privacy irlandese, ascoltato dal sito Irish Independent. Secondo il regolatore, a differenza che negli Stati Uniti e nel Regno Unito, Meta dovrà rispondere a requisiti più stringenti nel merito dell'app, che si appoggia alla rete esistente di Instagram per recuperare la base utenti e i contatti. Pur senza andare troppo nel dettaglio, l'app che segue la falsariga di Twitter, incentrata su contenuti brevi e testuali, non soddisferebbe ancora tutte le indicazioni che il mercato europeo richiede a servizi del genere, tra cui le modalità di condivisione dei dati tra app dello stesso gruppo e la localizzazione fisica delle informazioni personali degli utenti.  

Al momento non risponde alle norme Ue

Un portavoce della Commissione irlandese per la protezione dei dati (Dpc) ha affermato che la piattaforma non è ancora pronta per un'implementazione in UE, "non al momento", spiega Irish Independent. Il servizio, precisa il regolatore, non è bloccato in Europa ma potrebbe farlo qualora, alla disponibilità, non dovesse rispondere alle norme imposte dal regolamento per la protezione dei dati personali vigente in Unione Europea, il Gdpr.  

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L'app raccoglierà dati sensibili

Nelle note dell'app, diffuse ieri anche grazie alla scoperta dello sviluppatore italiano Paluzzi, la piattaforma informa gli utenti che raccoglierà un'ampia varietà di dati, tra cui quelli inerenti la salute, le informazioni finanziarie, cronologie di navigazione, posizione, acquisti, contatti, cronologia delle ricerche e informazioni sensibili. Si tratta di contenuti già in possesso da Meta e ottenuti con l'utilizzo di Instagram. Nel recente passato, il regolatore irlandese ha impedito a Meta di lanciare servizi pubblicitari su Whatsapp che utilizzano i dati di Facebook e Instagram.     

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