Videogiochi, in Italia giro d'affari da 2,2 miliardi di euro. Il report

Tecnologia

Dal nuovo rapporto annuale di Iidea, associazione di categoria dell'industria videoludica, emerge che in Italia i videogiocatori sono 14,2 milioni, con un'età media di 29,8 anni. L'80,9% è maggiorenne mentre il 19,1% ha un'età tra i 6 e i 17 anni. Secondo il report l'industria nazionale sta crescendo e si sta consolidando, con il definitivo passaggio da una realtà di start up a una di piccole e medie imprese

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In Italia nel 2022 il mercato dei videogiochi ha generato un giro d'affari da 2,2 miliardi di euro, registrando un meno 1,2% rispetto all'anno precedente. Sono in crescita invece fatturato e addetti delle imprese, segnando rispettivamente più 30% e più 50%. Emerge dal nuovo rapporto annuale di Iidea, l'associazione di categoria dell'industria videoludica, secondo il quale in Italia i videogiocatori sono 14,2 milioni, con un'età media di 29,8 anni. L'80,9% è maggiorenne mentre il 19,1% ha un'età tra i 6 e i 17 anni. L'industria nazionale, inoltre, cresce e si consolida, con il definitivo passaggio da una realtà di start up a una di piccole e medie imprese. L'analisi è stata presentata stamattina alla Casa del Cinema di Roma.

Il mercato

Secondo il report, i consumi di videogiochi in Italia mostrano stabilità nonostante la congiuntura difficile dal punto di vista economico, energetico e geopolitico. La lieve decrescita dell'1,2% viene comunque considerata un risultato positivo dopo la performance storica realizzata nel 2021 con 2 miliardi e 243 milioni di euro di giro d'affari. Se il 2021 è stato guidato dalla straordinaria prestazione delle console next gen, il 2022 è segnato dalle difficoltà di approvvigionamento che hanno ostacolato la crescita del segmento hardware, incidendo sia sulle performance di vendita delle console che su quelle degli accessori. Il giro d’affari complessivo realizzato, pari a 409 milioni di euro (18,5% del totale mercato), risulta quindi in calo del 7,7% rispetto alla precedente rilevazione.

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In ripresa il software fisico

Post pandemia però sono cresciute le vendite di software fisico nei negozi al dettaglio. Il segmento software ha totalizzato un giro d’affari complessivo pari a 1.791 milioni di euro (81,5% del totale mercato) con una lievissima contrazione dello -0,5% sul 2021. Dopo un anno di espansione, il software digitale e le app, che insieme rappresentano l’84,3% del mercato software, risultano in leggero calo (rispettivamente del -1,7% e del -1,3%). È in ripresa, invece, con una crescita del 5,2% rispetto al 2021, il software fisico che rappresenta il 15,7% del mercato, grazie alla ripresa delle vendite nei negozi fisici con l’allentamento delle misure di restrizione.

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Chi sono i videogiocatori in Italia

Nel 2022 il numero di videogiocatori in Italia è di 14,2 milioni, pari al 32% della popolazione tra i 6 e i 64 anni, in calo dell’8% rispetto al 2021. Secondo il report la contrazione è dovuta alla diminuzione del numero di videogiocatori su PC, in linea con altri mercati europei. Tra le piattaforme per videogiocare, i dispositivi mobile sono i più utilizzati (69,7% dei videogiocatori), seguiti da console (45,8%) e PC (38%).

L’età media del videogiocatore in Italia è di 29,8 anni. Osservando la ripartizione del pubblico per fascia di età, si rileva il maggior peso della fascia tra i 45 e i 64 anni (24,6%) e della fascia tra i 15 e i 24 anni (24,0%). Seguono le altre fasce di età, dai 25 ai 34 anni (15,5%) dai 35 ai 44 anni (12,7%) e a seguire 6-11 anni (11,5%) e 11-14 anni (11,3%). Osservando invece la percentuale di videogiocatori per fascia di età, la fascia di età dove il videogioco è più diffuso risulta quella tra gli 11 e i 14 anni (71% gioca), seguita a pari merito dalle fasce 15-24 anni e 6-10 anni (entrambe 58%).

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Quattro su 10 sono donne

Le donne rappresentano il 42% del pubblico dei videogiocatori in Italia (in diminuzione del 2% rispetto al 2021), con un’età media di 30,6 anni. Giocano principalmente su dispositivi mobili (47,5%), seguono console (45,8%) e PC (38%). Su mobile videogiocatori e videogiocatrici prediligono gli stessi generi di videogiochi, come brain/puzzle, trivia e role playing, mentre su console e PC le donne preferiscono family e adventure, mentre gli uomini si orientano su strategia, sport e racing.

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Il tempo di gioco medio

Negli ultimi anni il tempo di gioco medio ha registrato una crescita costante, con un picco nel biennio 2020-2021, come impatto diretto della pandemia. Non stupisce quindi che nel 2022, con l’allentarsi delle misure di restrizione, il tempo di gioco sia diminuito a 7,52 ore settimanali rispetto alle 8,67 ore settimanali dell’anno precedente, ritornando di fatto agli standard pre-Covid. Il 69,7% dei videogiocatori gioca almeno un’ora alla settimana, il 19,7% almeno un’ora al mese e il 10,6% almeno una volta all’anno.

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L'industria

Il report ha analizzato anche gli aspetti industriali del settore, osservando che la produzione di videogiochi in Italia sta crescendo e si sta consolidando. Secondo l'analisi infatti l'industria nazionale è ancora di piccole dimensioni, ma sta vivendo una fase di crescita con significative opportunità di sviluppo. Tra i 160 studi di sviluppo che hanno risposto all’indagine, l’80% è costituito da imprese, per lo più collettive, e il 75% opera sul mercato da oltre 4 anni, a conferma di una sempre maggiore organizzazione e di un consolidamento del settore, in uno scenario di mercato internazionale di grande competitività.
Il fatturato generato, seppur ancora contenuto (si stima che sia tra i 130 e i 150 milioni di euro per il 2022), segna un trend rilevante di crescita del 30% rispetto al 2021 e con un forte potenziale di espansione Il tessuto imprenditoriale nazionale, pur continuando a essere caratterizzato da un numero significativo di nuove realtà, supera definitivamente la fase della start up e della microimpresa. Quasi il 40% delle imprese, infatti, rientra oggi nella definizione di PMI (+10 dipendenti vs 30% del 2021 e 17% del 2018) e crescono, in particolare, le imprese con un numero di addetti da 10 a 20 (20% vs 15% del 2021). 

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Aumento del 50% degli addetti alla produzione

I professionisti impiegati nella produzione di videogiochi in Italia nel 2022 sono oltre 2.400, in crescita del 50% rispetto ai 1.600 registrati nel 2021. Il 24% degli addetti del settore è donna (vs 23% del 2021). Il 69% degli operatori ha intenzione di assumere o avviare collaborazioni nel biennio 2023/2024 (vs 59% del 2021). L’83% degli addetti ha un'età inferiore ai 36 anni ed è impiegato in campi diversi che richiedono elevate competenze specialistiche, come arte (30%), tecnologia (29%), design (18%), oltre a management (12%) e a supporto (11%).

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