Elon Musk fonda X.Ai, startup per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale: cosa sappiamo
TecnologiaL'iniziativa dell'imprenditore sudafricano è stata registrata in Nevada, lo scorso marzo. Il Ceo avrebbe già acquistato 10mila processori GPU e si sarebbe già attivato per mettere insieme un team di ingegneri e ricercatori che lo seguano nel progetto. Nel 2015 aveva co-fondato OpenAi, ormai conosciuta anche dal grande pubblico per ChatGPT. L'aveva lasciata tre anni dopo, "preoccupato" per i risvolti che il campo delle intelligenze artificiali aveva intrapreso
Elon Musk sfida OpenAi, la società che ha creato ChatGPT e che lui stesso aveva co-fondato anni fa. Il multimiliardario sta lavorando a una nuova startup, battezzata X.Ai, con cui intende buttarsi nella corsa alla creazione di nuovi sistemi di intelligenza artificiale. A rivelarlo è il Financial Times, che scrive come al momento il capo di Tesla e Twitter stia mettendo insieme un gruppo di ingegneri e ricercatori e stia cercando investitori per far crescere il suo nuovo progetto. Legalmente, in realtà, X.Ai esiste già: è stata registrata in Nevada lo scorso 9 marzo. Musk figura come il suo presidente, accompagnato da Jared Birchall, ex banchiere di Morgan Stanley e responsabile della gestione dell’immenso patrimonio dello stesso Musk, come segretario di cassa.
Cosa sappiamo su X.Ai
È sempre il Financial Times a scrivere che il Ceo di Tesla si sia già assicurato la disponibilità di 10mila processori GPU, prodotti dall’azienda californiana Nvidia. Tra i nomi che ha voluto per la sua nuova avventura ci sarebbe quello di Igor Babuschkin, che un tempo lavorava per DeepMind, azienda inglese di intelligenza artificiale tra le più quotate e parte di Alphabet, holding a cui fa capo anche Google.
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Musk e l’intelligenza artificiale
Fonti vicine al progetto di Musk spiegano che l’idea di fondare X.Ai è nata proprio per entrare in competizione con OpenAi, da lui co-fondata nel 2015. Soltanto tre anni dopo, l’imprenditore sudafricano aveva però lasciato il progetto, dicendosi preoccupato per le questioni di sicurezza poste dal modello di intelligenza artificiale che si stava sviluppando. Dopo il suo addio, OpenAi è passata dall’essere una fondazione a essere una vera e propria società, raccogliendo un miliardo di dollari di investimenti da parte di Microsoft. Negli ultimi tempi, Musk ha continuato a criticare OpenAi: il progetto sarebbe troppo improntato sul profitto economico e poco trasparente. A febbraio, insieme a migliaia di altri nomi – dal mondo del business e da quello accademico – Musk aveva firmato una lettera che chiedeva di fermare la crescita di intelligenze artificiali troppo avanzate e potenzialmente pericolose per l’essere umano. A OpenAi, l’imprenditore critica soprattutto il modello GPT-4, definendolo capace di diffondere falsità e di essere imparziale dal punto di vista politico.
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Dai social allo spazio
Musk si prepara così a entrare anche nel mondo dell’intelligenza artificiale. Oltre a essere Ceo di Tesla e di Twitter (pochi giorni fa ribattezzato X Corp), da anni nelle mire dell'imprenditore sudafricano ci sono anche campi ben più inesplorati di auto e social media, dall’esplorazione dello spazio a quella delle neurotecnologie: Musk è il fondatore di SpaceX e di Neuralink.