Hogwarts Legacy, cinque cose per decidere se comprare (o no) il videogioco del momento

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Cristian Paolini

Cristian Paolini

Se la comunità transgender ha chiesto di boicottarlo per non arricchire ulteriormente Jk Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, con cui è in aperta polemica, i fans del mondo del maghetto lo hanno accolto con calore per come ne riproduce le atmosfere. Si tratta di un role play game in modalità single player ambientato nel 1800 che consente di creare un proprio personaggio, aspirante mago o strega, e portarlo passo passo all’interno di una storia che, senza fare spoiler, cela un complotto da sventare

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Hogwarts Legacy è il videogioco più discusso del momento. Se la comunità transgender ha chiesto di boicottarlo per non arricchire ulteriormente Jk Rowling, l’autrice della saga di Harry Potter, con cui è in aperta polemica, i fans del mondo del maghetto lo hanno accolto con calore per come ne riproduce le atmosfere. Si tratta di un role play game in modalità single player ambientato nel 1800 che consente di creare un proprio personaggio, aspirante mago o strega, e portarlo passo passo all’interno di una storia che, senza fare spoiler, cela un complotto da sventare. Ma veniamo alle cinque cose che dovete assolutamente sapere prima di decidere se acquistare, o non acquistare, il gioco nel caso siate amanti dei videogames e del Wizarding World. 

1. Perché Hogwarts Legacy è un titolo “divisivo”?

All’uscita del gioco, molto atteso dai tanti fan della saga creata dalla Rowling, il titolo è stato sottoposto ad un trattamento particolare anche da alcune testate di settore: c’è chi ha deciso di non recensirlo, chi ne ha fatto una doppia recensione, scindendo le caratteristiche del prodotto dal giudizio sull’autrice che ha ispirato il Wizarding World, e chi ha invitato apertamente a boicottarlo come la versione statunitense di Wired affibbiandogli un poco lusinghiero 1/10 ("disastro totale") o come uno dei principali forum sui videogiochi ResetEra che ne ha bannato i contenuti commerciali. Il tutto è dovuto alle posizioni transfobiche espresse sui social a partire dal 2017 dalla Rowling che l’hanno di fatto accostata al movimento Terf (“femminismo radicale che esclude le persone trans”) in ovvio contrasto con la comunità LGBTQIA+. Warner Bros Game, l’editore del gioco sotto la nuova etichetta Portkey Games, ha preso le distanze dalla contesa spiegando che la Rowling non è stata coinvolta nella creazione di Hogwarts Legacy, posizione insufficiente rispetto ai critici poiché la scrittrice deterrebbe comunque i diritti su quanto concerne il Wizarding World e trarrebbe quindi un giovamento economico dal successo del titolo. Ma questa non è l’unica polemica che ha accompagnato la produzione e l’uscita del titolo in quanto il lead designer Troy Leavitt, ha abbandonato Avalanche (IL VIDEO DELL’ANNUNCIO DELLE DIMISSIONI), la software house che ha sviluppato il videogame, perché accusato di posizioni di estrema destra e retrograde, specie contro le donne, anche in interventi sul suo canale YouTube. A parziale compensazione, e forse inserito proprio per placare le controversie, all'interno del gioco pare trovare spazio il primo personaggio transgender della saga, una strega, Sirona Ryan, che lascia intendere in uno dei dialoghi di avere avuto un passato di diversa declinazione sessuale.

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2.  Perché Hogwarts Legacy unisce i fan del “maghetto”?

Al di là delle polemiche e analizzando il prodotto in base alle reazioni dei fan all’uscita (record di vendite al lancio in Inghilterra) e alla nostra prova, si può dire che Hogwarts Legacy sia il più bel gioco di sempre tra quelli dedicati al mondo di Harry Potter. Ambientato nel 1800, prima dell’avvento a Hogwarts del maghetto, il gioco permette di indossare i panni di un aspirante mago (o strega), con amplissima possibilità di caratterizzazione del proprio personaggio, e di essere ammesso alla magica scuola. Si tratta come detto in precedenza di un rpg in prima persona, ma soprattutto di un gioco in open world completo. Il che vuol dire che i giocatori potranno decidere in piena libertà tempi e modi del gioco, se dedicarsi alla trama principale o indugiare nell’esplorazione di un mondo magico graficamente riprodotto alla perfezione, specie per quanto riguarda le ambientazioni all’interno del castello. La trama non è particolarmente originale, così come il formato del gioco con i limiti dell’rpg in open world, ma il gameplay è immediato e coinvolgente, ti trascina subito con estrema leggerezza all’interno dell’avventura e sarà possibile imparare ad usare con una certa scioltezza la trentina di incantesimi a disposizione, cavalcare animali mitologici e risolvere enigmi. La grafica, pur con qualche piccola pecca, è nel complesso davvero ben definita con la possibilità di scegliere se giocare in modalità Fidelity per apprezzarla a pieno o performance per privilegiare le prestazioni nell’esperienza di gioco. Immancabile la modalità online e se si è iscritti all’Harry Potter Fan Club ci si può collegare all’account della Warner Bros Game per personalizzare ulteriormente il gioco e sbloccare esclusive ricompense. Unico neo l’assenza del Quidditch, il fantastico gioco a metà tra il polo e il volo acrobatico in cui si cimentano gli alunni tra le torri di Hogwarts, la cui sospensione delle attività viene però preliminarmente comunicata nelle fasi di ingresso nella scuola. A conferma ulteriore della cura del dettaglio.   

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3. Quali sono i richiami alla saga di Harry Potter?

Come detto al punto precedente, Hogwarts Legacy è davvero un parco divertimenti in formato digitale per il folto pubblico degli appassionati dei libri e della saga cinematografica di Harry Potter anche se non compaiono (salvo mod già disponibile) né lui né i compagni e amici Hermione e Ron all’interno del gioco. Ma è naturale che all’interno dell’avventura siano presenti, malgrado il periodo storico sia differente in cui è ambientato il gioco, un gran numero di riferimenti all’epopea immaginata dalla Rowling, non solo sottoforma di easter egg ma di vere e proprie citazioni. Le principali le ha scovate in questo articolo Everyeye.it: accade così ad esempio che all’inizio del gioco ci sia un richiamo a come l’intera saga abbia avuto inizio allorché Albus Silente ne La pietra filosofale illumina Privet Drive per lasciare Harry in custodia agli zii oppure capiti di avvistare mentre si cavalca il dorso dell’ippogrifo l'Hogwarts Express, il treno che conduce dal Binario 9 ¾ alla scuola, o ancora fuori dal castello una capanna che potrebbe tranquillamente essere quella di Hagrid, il gigante custode delle chiavi e dei luoghi del magico istituto. Analogamente le lezioni, anche se cambiano studenti e docenti, appaiono dominate dalle stesse dinamiche. Un esempio per tutti l’arcinota scena della Mandragola nella Camera dei segreti con gli aspiranti maghi e streghe che potranno dotarsi di paraorecchie per evitare gli effetti indesiderati della singolare pianta. 

Nel gioco si possono cavalcare animali fantastici

4 Cos’è l’etichetta Portkey Games?

È la nuova divisione di Warner Bros. Interactive Entertainment dedicata all’ideazione, creazione e sviluppo di giochi per console e dispositivi mobili ispirati alle storie originali di J. K Rowling. Il fatto che si sia deciso di creare l’etichetta sottolinea la centralità che Warner vuole dare al progetto oltre che la garanzia di cura per trame e ambientazioni che consentano all’utente di vivere una nuova esperienza di gioco in maniera immersiva, unica e fedele, per come è indicato dal pubblisher stesso nella sezione Faq del gioco. Il nome è stato scelto perché una Portkey, o Passaporta in italiano, è un portale magico che consente a chi lo tocca di essere trasportato in un altro luogo, e simboleggia il desiderio di trasportare i fan verso avventure sempre nuove all’interno del Wizarding World, anche se non si tratterà di storie scritte direttamente dalla Rowling e non saranno adattamenti diretti dei libri e film. Ma titoli, come sottolinea Warner, creati da appassionati per gli appassionati. Dal canto suo la scrittrice supporta il lavoro dell’etichetta. Cosa peraltro esplicitata da Warner Bros Game, che se sottolinea come la Rowling non sia stata coinvolta direttamente nello sviluppo del gioco dichiara anche la stretta collaborazione con il team dell’autrice per garantire che tutti gli aspetti di Hogwarts Legacy fossero in linea con un’esperienza all’altezza delle attese dei fan. 

Ci sono diversi pericoli e mostri da affrontare nel corso del gioco

5. Come si può giocare a Hogwarts Legacy e su che dispositivi?

Si tratta di un’esperienza pensata per un giocatore singolo e che non prevede la modalità cooperativa o online. Non si può giocare con un amico, tanto per intenderci, se non passandosi il controller, pardon la bacchetta magica, di mano. Per il resto non ci sono microtransazioni (alla Fortnite, ad esempio). Solo nella versione per PlayStation 5 e 4 sarà possibile accedere su store la missione del Negozio infestato di Hogsmeade, chi la completerà avrà un ingresso esclusivo a un negozio in cui potrà vendere oggetti ed equipaggiamento a prezzi migliori rispetto a qualsiasi altra bottega presente nella storia. Oltre che per PlayStation 5, Hogwarts Legacy è disponibile dal 10 febbraio per Xbox Series X|S e Pc. Dal 4 aprile sarà giocabile su PlayStation 4 e Xbox One e dal 25 luglio su Nintendo Switch.   

Le ambientazioni sono dettagliatissime sulle consolle next gen

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