Sta spopolando sui social la piattaforma che permette di generare audio realistici a partire da un testo scritto dall’utente: come funziona e quali possono essere i rischi. Il Garante per la privacy ha aperto un'istruttoria nei confronti della società che fornisce la app: "preoccupazioni per un uso improprio di un dato personale, quale è appunto la voce"
In principio fu Striscia la notizia... che il 23 settembre del 2019 fece lo scherzo di un fuori onda di Matteo Renzi che mandava a quel paese un po’ tutte le personalità di spicco della politica italiana. Ma si trattava del cosiddetto “deepfake” video in cui le voci e le immagini venivano manipolate. Negli ultimi giorni sui social stanno girando e sono diventati virali degli audio che imitano le voci di Giorgia Meloni, Silvio Berlusconi, Gerry Scotti. In quegli audio si affermano cose ‘impossibili’ e a volte persino pericolose: si tratta, appunto, di fake, ma qualcuno potrebbe cadere nel tranello, credendo che quell’audio sia davvero della Meloni o di un altro personaggio del mondo dello spettacolo. Tutta "colpa" di una app: FakeYou.
Come funziona l’app FakeYou
Il dominio di FakeYou è stato creato nel 2002, ma da giorni non si fa altro che parlare di questa app, soprattutto dopo dei video che spopolano su Tik Tok. Come funziona? Bastano pochi passaggi: prima si deve selezionare una voce nel campionario, poi si digita il testo. E il gioco è fatto. Nell’archivio italiano, in realtà, ci sono pochi personaggi, ma troviamo Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Gerry Scotti.
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Garante Privacy apre istruttoria
Il Garante per la privacy ha aperto un'istruttoria nei confronti della società che fornisce la app Fakeyou. Le preoccupazioni del Garante - spiega una nota - "si indirizzano verso i potenziali rischi che potrebbero determinarsi da un uso improprio di un dato personale, quale è appunto la voce". L'Autorità ha dunque chiesto alla società The Storyteller Company - Fakeyou "di trasmettere con urgenza ogni possibile elemento utile a chiarire l'iniziativa". "La società - spiega la nota del Garante - dovrà, tra l'altro, fornire le modalità di 'costruzione' della voce dei personaggi famosi, il tipo di dati personali trattati, nonché le finalità del trattamento dei dati riferiti ai personaggi noti e agli utenti che utilizzano l'app". La società, inoltre, "dovrà indicare l'ubicazione dei data center che archiviano i dati personali, sia con riferimento agli utenti registrati dall'Italia, sia ai personaggi noti, e le misure tecniche ed organizzative adottate per garantire un livello di sicurezza adeguato al rischio".