Facebook: "Spiati da società sorveglianza 50mila utenti, tra loro celebrità e politici"

Tecnologia
©Ansa

La denuncia della società californiana arriva al termine di un'indagine di Meta durata mesi. Sospesi circa 1.500 account, per lo più falsi, gestiti da sette organizzazioni che però respingono le accuse. Nel mirino persone di oltre 100 Paesi

Facebook sta notificando a quasi 50mila utenti in oltre 100 Paesi che potrebbero essere stati oggetto di tentativi di hackeraggio da parte di società di sorveglianza che lavorano per conto di agenzie governative o clienti privati. Gli avvisi stanno arrivando al termine di una indagine durata mesi da parte di Meta, la società madre di Facebook e Instagram, contro quelli che la compagnia definisce "cyber mercenari". La società californiana ha sospeso circa 1.500 account, per lo più falsi, gestiti da sette organizzazioni su Facebook, Instagram e WhatsApp. Meta ha affermato che sono state prese di mira persone in più di 100 Paesi e tra queste ci sarebbero anche vip e politici.

Il contrasto allo spionaggio digitale

L'annuncio rientra nel quadro del contrasto più ampio delle società tecnologiche americane e delle autorità Usa contro i fornitori di servizi di spionaggio digitale, in particolare la società di spyware israeliana Nso Group, inserita nella lista nera all'inizio di dicembre dopo settimane di rivelazioni su come la sua tecnologia veniva impiegata contro la società civile. Il rapporto indica che "l'industria della sorveglianza su commissione si estende ben oltre una società", ha spiegato a Reuters Nathaniel Gleicher, capo della politica di sicurezza di Meta, aggiungendo che tra le figure colpite ci sono celebrità, politici, giornalisti, avvocati, dirigenti e cittadini normali.

leggi anche

Instagram chiude account Metaverse che apparteneva a donna australiana

Le aziende denunciate da Meta smentiscono le accuse

Meta non ha fornito una spiegazione dettagliata su come abbia identificato le società di sorveglianza ritenute responsabili degli attacchi, tra le quali figurano le israeliane Black Cube e Bluehawk, l'indiana BellTroX e l'europea Cytrox, tutte accusate da Meta di hacking. Il rapporto punta inoltre il dito su Cognyte, scorporata di recente dal gigante americano della sicurezza Verint, e sull'isrealiana Cobwebs Technologies, che avrebbero utilizzato profili falsi per indurre le persone a rivelare dati privati. Le aziende menzionate nel rapporto non hanno commentato o hanno smentito le accuse.

vedi anche

Dai vaccini all'ambiente, i temi più discussi sui social nel 2021

Tra le persone spiate un esponente dell'opposizione egiziana

Il capo della politica di sicurezza si è rifiutato di fare i nomi delle persone spiate, ma Citizen Lab, in un rapporto pubblicato contemporaneamente a quello di Meta, ha affermato che una delle vittime di Cytrox era l'esponente dell'opposizione egiziana Ayman Nour. Nour ha accusato il governo egiziano di spionaggio e ha dichiarato a Reuters di aver a lungo sospettato di essere sotto sorveglianza da parte di funzionari locali. David Agranovich, funzionario della sicurezza informatica di Meta, ha espresso l'auspicio che la pubblicazione del rapporto "avvii l'interruzione del mercato della sorveglianza su commissione". Società come Black Cube e BellTroX sono però già tornate in piedi in passato dopo essere rimaste coinvolte in scandali legati allo spionaggio.

leggi anche

Instagram chiude account Metaverse che apparteneva a donna australiana

Tecnologia: I più letti