Australia, Facebook si accorda col governo e revoca il blocco alle news

Tecnologia

La decisione dopo che Camberra ha deciso di modificare la legge volta a costringere i giganti della tecnologia a pagare i media per la ripresa delle loro notizie

Facebook revocherà "nei prossimi giorni" il blocco delle pagine di news in Australia, dopo che il governo ha accettato di emendare la legge con cui intende richiedere ai giganti del web di pagare i media per la condivisione dei loro contenuti giornalistici. Il ministro delle Finanze australiano Josh Frydenberg e l'amministratore delegato di Facebook Australia, Will Easton, hanno dichiarato di aver trovato un compromesso su aspetti chiave della legge, fortemente contrastata dalla società di Mark Zuckerberg (LE TAPPE DELLA VICENDA).

Legge approvata entro una settimana

"Come risultato di questi cambiamenti", ha detto Easton, "possiamo ora lavorare a nostri investimenti futuri nel giornalismo di interesse pubblico e ripristinare le news su Facebook per gli australiani, nei prossimi giorni". L'accordo è stato raggiunto dopo che il governo australiano ha concordato emendamenti dell'ultim'ora alle norme. Frydenberg e il collega delle Comunicazioni, Paul Fletcher, hanno confermato oggi le modifiche concordate, aprendo la strada all'approvazione della legge entro la settimana. 

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In arrivo chiarimenti per il codice di condotta

"Questi emendamenti forniranno maggiore chiarezza sulla maniera in cui opererà il codice di condotta, rafforzando la struttura per assicurare che la produzione di news sia remunerata equamente. Il codice di condotta prevede tuttora trattative tra le piattaforme come Facebook e Google, e le compagnie australiane dei media, per concordare il pagamento stesso", hanno dichiarato i due ministri in un comunicato congiunto. Il vicepresidente di 'global news partnership' di Facebook, Campbell Brown, ha confermato che la compagnia riprenderà il servizio di news "nei prossimi giorni". 

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Brown: Facebook non più costretta a negoziati obbligatori 

"Dopo ulteriori discussioni con il governo australiano, abbiamo concordato una soluzione che ci permetterà di sostenere gli editori che noi scegliamo, inclusi quelli minori e locali", ha spiegato Brown. "Il governo ha chiarito - ha continuato il vicepresidente di 'global news partnership' di Facebook - che noi potremo mantenere la capacità di decidere quali notizie compaiono di Facebook, quindi non saremo automaticamente soggetti a negoziati obbligatori". Intanto Google ha risolto la sua posizione davanti alle nuove norme con accordi separati, ciascuno per decine di migliaia di dollari l'anno, con i diversi gruppi editoriali operanti in Australia.

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