Si tratta dell’1,44% del totale delle persone che hanno lavorato per l’azienda di Jeff Bezos negli Usa dal primo marzo al 19 settembre 2020
Amazon ha rilasciato giovedì primo settembre i dati completi sulla diffusione del coronavirus tra i suoi dipendenti negli Stati Uniti. L’azienda lo ha fatto per la prima volta dall’inizio della pandemia: ne è emerso che oltre 19 mila lavoratori, il 1,44% del totale, ha contratto il Covid-19. Nello specifico Amazaon ha contato 19.816 presunti o confermati casi di contagio tra i suoi 1,37 milioni di lavoratori, comunicando di aver effettuato migliaia di test al giorno, con l’obiettivo di arrivare a 50 mila spalmati su 650 siti a novembre. Questo grazie anche ai test messi a punto dalla stessa Amazon.
La situazione nel dettaglio
“Abbiamo fatto un'analisi approfondita dei dati su tutti i dipendenti Amazon e Whole Foods Market negli Stati Uniti (1,372,000 persone) - scrive il colosso di Jeff Bezos nel proprio comunicato - impiegate in qualsiasi momento dal primo marzo al 19 settembre 2020”. Amazon ha poi confrontato i casi di coronavirus all’interno dei suoi stabilimenti con quelli della popolazione generale tenendo conto della geografia e della composizione per età dei suoi dipendenti per rendere le cifre più accurate possibile. “In base a questi dati – prosegue l’azienda - se il tasso tra i dipendenti di Amazon e Whole Foods Market fosse lo stesso del tasso di popolazione generale, stimiamo che avremmo visto 33.952 casi tra i nostri lavoratori. In realtà, 19.816 dipendenti sono risultati positivi o presunti positivi al Covid-19 è del 42% inferiore al numero previsto". Le stime non tengono conto dei driver che fanno parte di aziende di terze parti, circa 85 mila posti di lavoro in tutti gli Stati Uniti, Canada, Regno Unito, Spagna e Germania, ricorda la Cnbc.
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Il confronto con Walmart
Come riporta da Cnbc, nel 2020 ci sono stati almeno otto decessi confermati a causa del Covid-19 tra gli impiegati di Amazon negli Usa, ma queste cifre non sono contenute nel comunicato del primo ottobre, né sono state aggiornate. L’emittente fa poi un confronto con Walmart, il più grande datore di lavoro del Paese con la sua catena di omonimi negozi. Là meno dell’1% dei lavoratori ha contratto il coronavirus, su circa 1,5 milioni di persone, ma la società non ha fornito altri numeri.