Usa, la mente dietro al maxi-attacco hacker a Twitter è un 17enne

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Un minorenne e altri due giovani si erano impossessati degli account Twitter di persone del calibro di Bill Gates e Jeff Bezos, sottraendo meno di 120mila dollari in bitcoin

È un teenager della Florida il “mastermind”, la mente, del massiccio attacco hacker che a inizio luglio ha violato gli account Twitter degli uomini più ricchi del mondo. La persona che ha mosso i fili dell’operazione è stata individuata nel 17enne Graham Ivan Clark – come da dichiarazioni dell’Fbi - arrestato venerdì mattina a Tampa e su cui adesso pesano ben 30 capi di accusa e che è stato incriminato come un individuo maggiorenne. Clark e i suoi compagni hanno manomesso i profili di personalità come Bill Gates, Jeff Bezos, Elon Musk, Warren Buffett, Michael Bloomberg, ma anche Barack Obama e di Joe Biden. Nella lista ci sono anche Kim Kardashian, Kanye West e Floyd Mayweather. Lo scopo era una truffa sui bitcoin e stando alle cifre dei federali riportate dalla Cnn si parla di circa 415 trasferimenti per un totale (nel corrispettivo della valuta digitale) di meno di 120mila dollari.

I pirati informatici

A capo della truffa online è stato riconosciuto il minorenne Graham Ivan Clark, ma insieme con lui sono state accusate altre due persone. Sono coinvolti nell’operazione - che per prima cosa ha assunto il controllo del canale Twitter di Joe Biden, Barack Obama e Elon Musk – un 19enne del Regno Unito, Mason Sheppard, e un 22enne di Orlando, Nima Fazeli, alias “Rolex”.

I primi commenti

"C'è una falsa convinzione all'interno della comunità criminale hacker: che gli attacchi come questo a Twitter possano essere perpetrati in modo anonimo e senza conseguenze", dichiara il procuratore degli Stati Uniti, David Anderson. "L'annuncio dell’arresto dimostra che la gioia per chi mette a segno truffe online del genere, per divertimento o profitto, in un ambiente sicuro sarà di breve durata”. "Gli arresti di oggi rappresentano solo il primo passo per le forze dell'ordine - aggiunge l’agente speciale dell’Fbi di San Francisco, Sanjay Virmani -. La nostra indagine continuerà a identificare chiunque altro possa essere stato coinvolto in questi crimini".

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