Trump annuncia decreto per vietare TikTok negli Usa. ByteDance darebbe l'ok alla cessione

Tecnologia

Secondo il presidente americano il social network, accusato di essere utilizzato dai servizi segreti cinesi, “è fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale” e per questo sarà messo al bando. La società cinese proprietaria dell'app, secondo Reuters, sarebbe d'accordo nel cedere tutte le sue quote. Ma il tycoon è fermamente contrario a un acquisto da parte di Microsoft 

Il presidente americano Donald Trump ha annunciato che vieterà negli Usa il social network Tik Tok, sospettato da Washington di essere utilizzato dai servizi segreti cinesi. "TikTok è fonte di preoccupazione per la sicurezza nazionale, li metteremo al bando negli Stati Uniti" ha detto parlando sull'Air Force One davanti ai giornalisti, che lo hanno seguito nella sua visita in Florida. Secondo quanto riporta Reuters, che cita fonti vicine al dossier, ByteDance, la società cinese proprietaria di TikTok, sarebbe d'accordo a cedere tutte le quote possedute nell'app. Già ieri era spuntata l'ipotesi, riportata dall'agenzia Bloomberg, di un decreto di Trump per costringere la società cinese ByteDance a vendere TikTok, mentre secondo il New York Times Microsoft sarebbe già in trattative per il suo acquisto. Lo stesso presidente americano si è detto fermamente contrario a un accordo per la cessione a Microsoft del popolare social media (I PAESI CHE LIMITANO L'ACCESSO AI SOCIAL).

L’inchiesta americana su TikTok

 

TikTok ha quasi un miliardo di utenti in tutto il mondo ed è molto popolare tra i giovani, anche in Italia. Il social è sotto inchiesta da parte del Cfius, l’agenzia statunitense incaricata di garantire che gli investimenti esteri non costituiscano un rischio per la sicurezza nazionale. Nelle ultime settimane, gli esperti Usa hanno espresso la preoccupazione che la piattaforma video possa essere usata da Pechino per danneggiare gli Stati Uniti.

Mnuchin: "TikTok non può più esistere così com'è"

Il segretario al Tesoro americano Steven Mnuchin ha ribadito che la società cinese ByteDance pone, a suo parere, un problema di sicurezza nazionale. "TikTok deve essere venduta o bloccata negli Stati Uniti. TikTok non può assolutamente più esistere così com'è", ha detto Mnuchin, senza anticipare quali saranno le decisioni della Casa Bianca e senza commentare l'ipotesi di un acquisto del social media da parte di Microsoft.

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La difesa di TikTok

 

Qualche giorno fa, TikTok si era impegnata a garantire un alto livello di trasparenza e in particolare a consentire il controllo dei suoi algoritmi, per rassicurare gli utenti e le autorità di regolamentazione. "Non siamo politici, non accettiamo pubblicità politica e non abbiamo un’agenda", ha affermato mercoledì 29 luglio il capo di TikTok Kevin Mayer. "L'intero settore è sotto esame, e giustamente. A causa delle origini cinesi dell'azienda, siamo sottoposti a un esame ancora più attento. Lo accettiamo e accettiamo la sfida", ha detto.

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Le contestazioni a TikTok negli altri Paesi

 

Il social network è contestato anche al di fuori degli Stati Uniti. Dal 30 giugno è stato vietato in India, dove è stato posto in cima alla lista delle 59 applicazioni cinesi bloccate da Nuova Delhi sul suo territorio per "garantire la sicurezza e la sovranità del cyberspazio indiano". Il Pakistan, Paese musulmano molto conservatore, ha recentemente emesso un "ultimo avvertimento” all’applicazione di condivisione video TikTok per rimuovere dalla sua piattaforma contenuti ritenuti "immorali, osceni e volgari". E anche l'Australia sta valutando la possibilità di mettere al bando la app cinese.

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