Coronavirus, Apple aggiorna Siri: rimanda al sito del Ministero della Salute
TecnologiaL’assistente vocale dell’iPhone indirizzerà verso i siti delle autorità sanitarie nazionali tutti gli utenti interessati a conoscere le ultime novità riguardanti la pandemia di Covid-19
Internet, ma non solo. Tra i mezzi scelti dagli utenti per rimanere aggiornati sull’evoluzione della pandemia di coronavirus (LE ULTIME NOTIZIE IN DIRETTA) ci sono naturalmente anche gli assistenti virtuali, ormai diffusi su moltissimi device. Per garantire l’affidabilità delle informazioni, Apple ha aggiornato Siri in modo che chi pone domande sull’argomento sia indirizzato verso i siti delle autorità sanitarie nazionali, che devono restare il principale riferimento per aggiornarsi sul tema. Così facendo, Cupertino spera di disincentivare la circolazione di fake news che, come spesso accade, non si sono fatte attendere, cavalcando il crescente interesse del pubblico verso l’emergenza legata all’aumento di casi di Covid-19.
Siri, le risposte sul coronavirus
La pandemia di coronavirus, originata in Cina ma diffusasi rapidamente in moltissimi Paesi del mondo, ha portato con sé moltissimi dubbi che i cittadini, in uno scenario in rapida evoluzione, cercano di risolvere con i mezzi a propria disposizione. Tra questi ci sono anche gli assistenti vocali, che su smartphone o smart speaker vengono utilizzati dagli utenti per trovare risposte a diversi tipi di domande. La politica seguita da Siri per rispondere ai quesiti sul coronavirus e Covid-19 seguirà però alcune precise linee guida imposte da Apple: in Italia, qualsiasi sia il dubbio posto dall’utente, dai sintomi dell’infezione respiratoria al numero di casi, l’aiutante virtuale rimanderà alla pagina ufficiale del Ministero della Salute dedicata al coronavirus.
Apple ha riaperto gli store cinesi
Apple ha scelto per Siri un approccio diverso rispetto, ad esempio, a quello di Google, che ha deciso di mostrare una selezione di articoli tratti dalle testate nazionali a chi chiede informazioni relativamente al coronavirus. Dopo diversi giorni di chiusura forzata, inoltre, Cupertino ha finalmente potuto riaprire 42 Apple Store in Cina che erano stati chiusi in via precauzionale per garantire la sicurezza dei dipendenti, che sarebbero stati altrimenti esposti al rischio di contagio nel Paese dal quale è nata la pandemia di Covid-19.