E’ successo mercoledì 22 gennaio, quando il Presidente americano, da sempre fervente sostenitore del potere dei social network, ha toccato la fatidica quota. In assoluto però, il numero massimo di post tra tweet e retweet (161) risale al 2015
“Senza i tweet non sarei qui. Ho più di 100 milioni di follower tra Facebook, Twitter e Instagram. Più di 100 milioni. Non devo passare attraverso i media falsi”. Così Donald Trump, nel 2017, parlava al Financial Times, ammettendo chiaramente al mondo come i social network fossero un’incredibile cassa di risonanza per la sua attività politica. E il 22 gennaio 2020, per il 45esimo Presidente degli Stati Uniti d’America, è stato un giorno da record, in quanto ad attività social: tra tweet e retweet Trump ha postato 142 volte in 24 ore sulla celebre piattaforma di microblogging. A dirlo, il profilo @FactbaseFeed, che monitora costantemente l’attività di Trump proprio su Twitter.
I numeri del Presidente
La notizia, ripresa anche dalla Cnn, è abbastanza curiosa perché permette di ricostruire non solo i numeri legati all’attività sui social di Trump, ma apre la porta anche ad alcune considerazioni su come il Presidente americano scelga di utilizzare i suoi profili su internet. Come riporta sempre @FactbaseFeed, Trump il 22 gennaio ha raggiunto il suo record assoluto da quando è arrivato alla Casa Bianca: 124 sono stati i retweet, 18 i tweet scritti di suo pugno o dai suoi assistenti. Non si tratta dell’apice massimo per Trump, che il 5 gennaio 2015 aveva toccato la soglia di ben 161 post totali nel giro di 24 ore. La Cnn, nel suo articolo, analizza i numeri: Trump all'inizio della presidenza twittawa in media 9 volte al giorno, dati che si sono praticamente triplicati tra il 2018 e il 2019. E mercoledì scorso ecco il picco massimo, con un numero medio di pubblicazioni 14 volte superiore alla media. "Adoro Twitter ... è come possedere il tuo giornale e senza perdite!", scriveva su Twitter nel 2012 Trump. E questi numeri sembrano confermare le sue intenzioni.
Contro i nemici politici
Dal punto di vista contenutistico poi, continua la Cnn, analizza la giornata da record di Trump osservando i contenuti dei suoi post. In viaggio da Davos, in Svizzera, dove si era tenuto World Economic Forum, il Presidente americano ne ha approfittato per continuare nella sua campagna elettorale virtuale alla ricerca della sua rielezione. Infatti gran parte dei tweet e retweet postati il 22 gennaio riguardavano video e dichiarazioni di esponenti Repubblicani. Il resto dei post erano invece incentrati sulla difesa contro le accuse di abuso di potere e ostruzione alla giustizia sulla questione ucraina che ha portato la Camera dei Rappresentanti ad approvare l'impeachment il 18 dicembre scorso. Probabilmente l’idea di Trump, dedicata ai suoi 71,5 milioni di follower su Twitter, è quella di sminuire la questione, dimostrando che l'impeachment è frutto solo dell’azione di un gruppo di democratici arrabbiati, come riporta la Cnn. Dunque, termina l’articolo, è come se Trump utilizzasse Twitter come una fabbrica di propaganda individuale, servendosi di questo social network per combattere contro i suoi nemici e per mantenere il sostegno dei suoi alleati.