Zuckerberg incontra Trump, Instagram e Whatsapp non sono in vendita

Tecnologia

Il ceo di Facebook e il Presidente americano hanno avuto un incontro ‘cordiale’ nello Studio Ovale a Washington. Al centro dei discorsi la criptovaluta Libra e il futuro dei social network del colosso della tecnologia 

Mark Zuckerberg, fondatore e presidente di Facebook ha incontrato Donald Trump durante una visita a Washington. L'incontro faccia a faccia è arrivato in un momento in cui l’azienda di Zuckerberg è stata fortemente criticata, anche dal Presidente americano stesso che ripetutamente ha definito Facebook una piattaforma "anti-Trump", così come riporta un articolo della Cnn. Facebook è stata accusata di promuovere giudizi anti-conservatori e proprio Trump ha twittato in diverse occasioni a sostegno degli attivisti conservatori che sono stati espulsi da Facebook o hanno avuto scontri con il colosso dei social network.

Un incontro cordiale

Trump, che ha confermato l'incontro in un tweet postando una foto che lo vede stringere la mano a Zuckerberg nello Studio Ovale, ha definito il meeting “cordiale”. Nel corso dell’incontro sarebbero emerse rassicurazioni da parte del ceo di Facebook circa Libra, la criptovaluta legata al social network, che non dovrebbe essere lanciata in alcuna parte del mondo senza prima il via libera delle autorità americane, almeno stando alle anticipazioni del Washington Post.

No alla vendita di Instagram e Whatsapp

Il numero uno di Facebook sembra aver respinto con decisione la proposta di vendere Whatsapp e Instagram avanzata dal senatore repubblicano Josh Hawley. "L'ho sfidato a fare due cose per mostrare che Facebook è seria sulla questione dell'imparzialità, della protezione dei dati personali e della concorrenza, ovvero vendere Whatsapp e Instagram e sottomettersi a un controllo indipendente ed esterno sulla questione della censura. Ma lui ha risposto di no a entrambe", ha riferito Hawley. Zuckerberg, negli incotnri con le autorità americane, ha discusso con i parlamentari della futura regolamentazione di internet, ha difeso il social media dalle accuse di aver accumulato troppo potere, di censurare le voci repubblicane e di non aver adottato policy adeguate per evitare interferenze nelle elezioni tramite la sua piattaforma.

La stangata per Facebook

Zuckerberg, tra l’altro, è reduce dalla pesante sanzione della Ftc. Per il social media si è trattata di una stangata senza precedenti, una multa da ben 5 miliardi di dollari. È questa la cifra che Facebook dovrà pagare in base a quanto stabilito dalla Federal Trade Commission per violazione delle norme sulla privacy nel caso Cambridge Analytica, la controversa società di raccolta dati che ebbe accesso illegale ai dati personali di ben 87 milioni di utenti della piattaforma.  

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