Apple esentata da dazi? Trump parla con Cook e valuta dietrofront

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Immagine di archivio (Getty Images)

Dopo un incontro col numero uno di Apple, il presidente statunitense sta valutando come gestire la questione dei dazi, che metterebbero Cupertino in difficoltà nella competizione con Samsung 

Potrebbe farsi più morbida la posizione di Donald Trump sulla vicenda relativa ai dazi cinesi che potrebbero mettere in difficoltà Apple. Il presidente degli Stati Uniti ha affermato di aver avuto un incontro proficuo con Tim Cook, nel quale il numero uno avrebbe esposto un “argomento convincente”, sottolineando a Trump come ulteriori tariffe sui beni prodotti in Cina potrebbero mettere Cupertino in difficoltà nella competizione con il colosso sudcoreano Samsung. Nelle scorse settimane, il presidente statunitense aveva pubblicamente dichiarato di non essere disposto a concedere alcuna esenzione dai dazi a Apple, invitando l’azienda a spostare la produzione negli Stati Uniti.

Apple e dazi, Trump convinto da Cook

Avvicinato dai giornalisti di varie testate statunitensi, tra cui ABC News e Bloomberg, Donald Trump ha dichiarato di essersi preso del tempo per riflettere sulla chiacchierata avuta con Tim Cook, numero uno di Apple. Sul piatto, la questione dei dazi imposti a Pechino dal governo statunitense, che rischiano però di danneggiare tutti i colossi di Washington con la produzione localizzata in Cina. In particolare, Cook avrebbe parlato con il presidente degli Stati Uniti della forte concorrenza di Samsung: “Ho molto rispetto di Tim, mi ha parlato dei dazi. Ha fatto un ottimo esempio, dicendo che Samsung, il loro competitor principale, non pagherà queste tariffe poiché ha sede in Corea del Sud".

I piani di Apple per la manifattura

L’argomentazione fatta da Cook, che spera ancora di ottenere delle agevolazioni per Apple, è stata ritenuta “convincente” da Trump, che sembra aver compreso le difficoltà di Cupertino a competere con un colosso come Samsung qualora l’azienda dovesse essere soggetta a nuovi dazi. Dopo la precedente netta chiusura, il presidente Usa starebbe ora pensando a soluzioni meno penalizzanti per Apple, che in ogni caso starebbe già valutando di spostare parte della propria produzione nel Sud-est asiatico. 

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