Apple, potrebbe spostare il 15-30% della produzione fuori dalla Cina

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Immagine di archivio (Getty Images)

A riportarlo è il quotidiano finanziario giapponese Nikkei. Si tratterebbe di una scelta dettata dalle tensioni commerciali tra Washington e Pechino e dalla volontà dell’azienda di ridurre la propria dipendenza dalla filiera cinese 

Secondo quanto riportato dal quotidiano finanziario Nikkei, Apple starebbe chiedendo ai propri principali fornitori di valutare i costi derivanti dal trasferimento del 15-30% della loro produzione dalla Cina al Sudest asiatico. Si tratterebbe di una scelta dettata dalle tensioni commerciali tra Washington e Pechino e dalla volontà dell’azienda di Cupertino di ridurre la propria dipendenza dalla filiera cinese. Nikkei sottolinea che se anche il contenzioso tra i due Paesi dovesse risolversi positivamente, Apple non tornerebbe comunque sui propri passi. La compagnia avrebbe stabilito che fare affidamento solo sulla manifattura in Cina, come ha fatto per decenni, è troppo rischioso.

La scelta di Apple

I produttori coinvolti nell’iniziativa sarebbero Foxconn, Pegatron, Wistron, Quanta Computer, Compal Electronics, Invetec Corp, Luxshare-ICT, Goertek. Ognuna di queste aziende è coinvolta nella produzione di dispositivi Apple come iPhone, iPad, MacBook e AirPods. Tra i Paesi in cui l’azienda di Cupertino sembra intenzionata a spostare parte della produzione, Nikkei menziona l’India, il Vietnam, la Malesia, l’Indonesia e il Messico. Per ora Apple non ha in alcun modo confermato le informazioni riportate dal quotidiano giapponese. Nelle ultime settimane, anche The Wall Street Journal e altri media statunitensi hanno parlato della possibilità che la compagnia sposti parte della produzione degli iPhone all’esterno della Cina, grazie anche al supporto di Foxconn.

Le previsioni di Ming-Chi Kuo sui futuri iPhone

Secondo l’analista Ming-Chi Kuo, nel 2020 Apple lancerà tre nuovi iPhone due dei quali saranno compatibili con le nuove reti 5G. Il top di gamma sarà dotato di un display da 6,7’’, mentre il suo ‘fratello minore’ potrà contare su uno schermo da 5,4’’ pollici, più piccolo rispetto al passato. Infine, lo smartphone Lte avrà un display da 6,1’’. Per Ming-Chi Kuo, i nuovi modelli abbandoneranno gli schermi Lcd in favore degli Oled. Il comparto fotografico dei dispositivi dovrebbe essere composto da tre fotocamere posteriori, tutte inserite all’interno di un quadrante posto nella scocca. 

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