Tim Cook a giganti tech: “Basta meriti senza assumere responsabilità”

Tecnologia
Foto di archivio (Getty Images)

In un incontro con gli studenti di Stanford, il Ceo di Apple è andato all'attacco delle grandi aziende hi-tech, responsabili ogni giorno di furti di dati, di violazioni della privacy, della diffusione di fake news e del dilagare dell'odio sul web 

Dal palco dell’Università di Stanford, Tim Cook, Ceo di Apple, lancia un severo monito ai giganti della tecnologia: basta rivendicare i meriti senza assumersi le responsabilità di quanto sta accadendo. Il messaggio dell’ad di Cupertino è rivolto soprattutto ai social network, travolti da numerosi scandali negli ultimi mesi, ma anche a tutti gli altri attori del mondo tech che ogni giorno mettono a rischio i dati e la privacy degli utenti di Internet.

“Non perdiamo solo i dati ma la libertà di essere umani”

"Ultimamente l'industria tecnologica è più conosciuta per qualcosa che è meno nobile dell’innovazione, ovvero per il ritenere che si possano rivendicare i meriti senza accettare la responsabilità", ha dichiarato Cook di fronte agli studenti dell’ateneo californiano. Le parole del numero uno di Apple fanno riferimento a quanto si può vedere quotidianamente con i numerosi casi di furto di dati e le violazioni della privacy, con il dilagare dell’odio e delle fake news che avvelenano il dibattito politico in tutti i paesi del mondo o con i “falsi miracoli in cambio di una goccia di sangue”, ha aggiunto citando il caso Theranos, la start up che prometteva di innovare gli esami del sangue ma rivelatasi una truffa. Secondo Cook, accettare come normale e inevitabile che qualsiasi cosa nella vita possa essere aggregata, venduta e rubata in caso di attacco, significa non solo perdere i propri dati, ma “la libertà di essere umani”.

In difesa della privacy online

Tim Cook era già intervenuto in difesa della privacy online lo scorso gennaio con un editoriale pubblicato sulla rivista Time, con il quale chiedeva al Congresso degli Stati Uniti di introdurre nuovi strumenti affinché ciascun utente di Internet possa controllare i propri dati personali in ogni momento ed eventualmente cancellarli in maniera semplice, rapida e definitiva. Anche in quell’occasione, il Ceo di Apple andò all’attacco della Silicon Valley: ”I consumatori non dovrebbero più tollerare un altro anno di aziende che accumulano irresponsabilmente enormi quantità di profili, di violazioni dei dati che sembrano essere fuori controllo e una capacità pressoché inesistente di controllo sulle proprie vite digitali”.

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