Condizionatori portatili, le cose da sapere per scegliere i migliori

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Immagine di archivio (Fotogramma)

Più economici e meno ingombranti degli impianti fissi, i condizionatori portatili sono spesso la soluzione migliore per combattere il caldo estivo: ecco le caratteristiche da sapere per scegliere quello ideale 

Basta qualche piccolo scampolo d’estate, dopo molti mesi più freschi, per ricordarsi all’improvviso tutti i disagi portati dalle alte temperature. All’interno delle mura di casa, la prima soluzione a caldo è data dall’aria condizionata. Rispetto ai più classici impianti a muro, invasivi e in alcuni casi molto costosi, negli ultimi anni hanno preso piede i condizionatori portatili, ideali per comodità, efficacia e anche prezzo. Esistono tuttavia parecchie varianti per questi dispositivi, ognuna delle quali si adatta a specifiche situazioni. Vediamo nel dettaglio le caratteristiche da considerare per scegliere il migliore condizionatore portatile in base alle proprie esigenze.

Tipologie di condizionatori portatili

I condizionatori portatili si dividono in diverse categorie. Quelli monoblocco rappresentano la soluzione più semplice ed economica, poiché composti da un unico contenitore, solitamente dotato di rotelle per favorire lo spostamento, con un tubo flessibile da posizionare all’esterno. Sono invece leggermente diversi i condizionatori split, muniti di un condensatore da installare fuori dall’abitazione collegato mediante un tubo flessibile all’unità interna: più costosi dei monoblocco, sono tuttavia anche meno rumorosi e più potenti. Recentemente, è cresciuta la diffusione dei condizionatori portatili dotati di sistema inverter, in grado di mantenere una temperatura stabile con un dispendio energetico minore ma un prezzo superiore rispetto alle altre tipologie.

Condizionatori portatili: caratteristiche per scegliere

La potenza refrigerante, espressa in BTU/h, è uno degli aspetti principali da prendere in considerazione per capire se il condizionatore è adatto a rinfrescare una stanza di determinate dimensioni. Normalmente, si considerano 340 BTU/h per metro quadro: moltiplicando questo valore per i metri quadri dell’ambiente, si otterrà la potenza refrigerante minima per raffreddarlo. La classe energetica di un condizionatore indica invece il consumo elettrico del dispositivo: pur costando di più, una macchina di classe A o superiore garantirà un risparmio sul lungo periodo rispetto a una che può essere acquistata a un prezzo minore ma consuma di più. Un altro importante parametro per orientare la scelta del condizionatore portatile riguarda inoltre la rumorosità, che si misura in decibel. Se trascurato, infatti, questo fattore può creare disagi sia a chi deve convivere con il fastidioso effetto sonoro della macchina sia, in alcuni casi, ai vicini, specie se l’unità esterna è posizionata su un’area confinante tra due appartamenti (come il balcone). L’ideale è affidarsi a condizionatori portatili con l’etichetta Eurovent o opzione Sleep, che riduce il rumore per consentire il riposo notturno.

Funzioni utili di un condizionatore portatile

Alcune caratteristiche di un condizionatore portatile, pur considerate in certi casi un optional, possono poi rivelarsi molto utili ed evitare ulteriori spese. Ad esempio, i condizionatori reversibili possono diventare preziosi anche di inverno, trasformandosi in riscaldatori. Un’altra caratteristica da non sottovalutare, ormai peraltro molto diffusa, è la funzione di deumidificatore: in questo modo, anche senza immettere aria fredda, le macchine più moderne riescono a ridurre l’umidità che a volte può rendere l’ambiente invivibile. Infine, tra i vantaggi non sempre presenti c’è la possibilità di programmare il proprio condizionatore portatile: così sarà possibile decidere se spegnere il dispositivo a una determinata ora della notte, o attivarlo poco prima di arrivare a casa in modo da trovare la temperatura desiderata. Si tratta di una funzione molto utile anche per ridurre il consumo di energia.

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