Tokyo 2020, ai Giochi arrivano i robot: assisteranno i disabili

Tecnologia
Foto di archivio (ANSA)

Gli organizzatori hanno presentato due supporti robotici pensati per assistere le persone in sedia a rotelle e per aiutare gli addetti ai lavori a sollevare pesi senza sovraccaricare la schiena 

Ai Giochi di Tokyo 2020 faranno il loro esordio i robot. Non per gareggiare, bensì per assistere gli spettatori - in modo particolare i disabili - e gli addetti ai lavori durante le Olimpiadi e le Paralimpiadi. Presentati nel corso di una conferenza stampa tenutasi nella capitale giapponese, si tratta di due supporti robotici realizzati da Toyota e Panasonic, tra i principali sponsor della manifestazione sportiva.

Uomini e robot insieme

Toyota ha presentato un robot bianco e nero, chiamato Human Support Robot, dotato di un braccio meccanico e pensato per aiutare le persone costrette su una sedia a rotelle. L’androide è in grado di trasportare borse e altri oggetti, può guidare gli spettatori al posto indicato sul loro biglietto e fornire informazioni riguardanti la kermesse. Gli organizzatori hanno riferito che all’interno dello stadio olimpico di Tokyo ce ne saranno sedici in funzione.
Panasonic ha sviluppato, invece, la Power Unit Suit, ossia un esoscheletro che assisterà coloro che lavoreranno all’interno delle location di Olimpiadi, Paralimpiadi e nel villaggio olimpico, aiutandoli a sollevare e trasportare pesi con meno fatica e senza sovraccaricare la schiena.
"I robot non dovrebbero sopraffare le persone; possono avere una relazione amichevole con gli esseri umani e possono lavorarci insieme. È questo il tipo di robot che immaginiamo", ha dichiarato Masaaki Komiya, vice direttore generale del comitato organizzatore di Tokyo 2020. “Grazie ai Giochi - ha concluso il direttore dei servizi tecnologici Hideyo Hirata - la gente in tutto il mondo potrà comprendere quanto il Giappone sia avanzato in termini di tecnologia robotica”.

Medaglie ottenute dai vecchi telefonini

Se da un lato i Giochi di Tokyo saranno i primi ad essere anche robotici, dall’altro ambiscono a diventare anche i più ecologisti. Come annunciato il mese scorso, tutte le medaglie delle prossime Olimpiadi e Paralimpiadi saranno realizzate con oro, argento e bronzo ricavati da vecchi smartphone, fotocamere e altri dispositivi tecnologici non più utilizzati. Per ottenere questo obiettivo, gli organizzatori hanno chiesto l’aiuto della popolazione che, con la sua ampia partecipazione, ha permesso di raccogliere già a ottobre più di 47mila tonnellate di apparecchi elettronici.

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