Università di Bologna, arriva la laurea in intelligenza artificiale
TecnologiaIl nuovo corso di laurea magistrale internazionale partirà dal prossimo anno accademico. Gli studenti affronteranno un percorso di studi trasversale che indagherà tutti gli aspetti legati all’IA
L’intelligenza artificiale entra nelle aule dell’Università degli Studi di Bologna. Per l’anno accademico 2019/2020, l’Alma Mater ha infatti istituito il corso di laurea magistrale internazionale in ‘Artificial Intelligence’, il secondo in Italia dopo quello della ‘Sapienza’ di Roma, volto a formare dei professionisti in questa disciplina. Inoltre, ad aprile l’ateneo bolognese aprirà il nuovo Centro di ricerca per l'intelligenza e la digitalizzazione della conoscenza, sottolineando l’interesse verso questo campo di ricerca ritenuto fondamentale per il futuro. Nel 2022, Bologna ospiterà la prossima edizione della IJCAI-ECAI, la più grande conferenza scientifica sui temi dell'intelligenza artificiale.
Percorso di studi trasversale
Andrea Corradi, direttore del Dipartimento di Informatica, spiega che il nuovo corso di laurea, interamente in inglese, “non sarà a numero chiuso e accoglierà studenti che hanno conseguito lauree triennali in Ingegneria, Scienze, Informatica, Scienze Statistiche. Ci aspettiamo 50-60 iscritti per il primo anno, dei quali prevediamo un 30% proveniente dall’estero”. Durante il percorso di studi, gli studenti affronteranno diversi aspetti legati all’intelligenza artificiale, da discipline prettamente scientifiche e informatiche alle implicazioni etiche e umane che possono scaturire dall’utilizzo di queste nuove tecnologie.
Mirko Degli Esposti, prorettore vicario, ha illustrato l’importanza della ricerca in questo campo per l’avvenire: "Combinazioni di dati e algoritmi che potranno avere applicazioni in ambito informatico, matematico, medico, umanistico e sociale: non ci sono confini per l'intelligenza artificiale, che porterà davvero un'evoluzione profonda nella società e nella ricerca”.
50 milioni per la ricerca su IA
Come spiega Antonino Rotolo, prorettore alla Ricerca, il Centro di ricerca per l'intelligenza e la digitalizzazione della conoscenza avrà sede in una struttura dell’ateneo già pronta e coinvolgerà quasi 20 dipartimenti: “Si analizzeranno gli impatti che le conoscenze in questo settore avranno in ambito giuridico, sociale, economico. L'idea è mettere insieme team di ricerca di carattere diverso”. Rotolo sottolinea inoltre che dal 2012 l'Università di Bologna ha raccolto 50 milioni di euro da destinare alla ricerca sull'intelligenza artificiale, di cui 20 andranno a finanziare il progetto AI4EU, il cui fine è quello di creare una piattaforma europea.